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Guida turistica a Napoli



Napoli

Città e provincia di Napoli, arte e cultura napoletana

Città della Campania e centro più importante del Mezzogiorno d'Italia con 1.200.213 abitanti Il territorio comunale, ampio 117,27 kmq, conta 1.226.594 abitanti (1.182.815 nel 1991). Napoli rappresenta la terza città italiana per popolazione.

Il centro è situato in amena posizione nel margine arcuato del golfo omonimo e sulle ultime propaggini dei Campi-Flegrei. E' un centro turistico per eccellenza sia per le splendide bellezze naturali, sia per l'importanza archeologica dei suoi dintorni (Ercolano, Pompei, Stabia) e non ultimo per il suo magnifico clima.


Monumenti, Chiese e Musei di Napoli

Piazza del Plebiscito a Napoli   Palazzo Reale Napoli
  Castel Nuovo Napoli
  Chiesa di Santa Chiara Napoli
  Certosa di San Martino Napoli
  Via Posillipo Napoli
Via Posillipo Napoli   Il Miracolo di San Gennaro Napoli
  Museo Archeologico Nazionale Napoli
  Museo Nazionale Capodimonte Napoli
  Piazza del Plebiscito Napoli

Situata a 40°51' di latitudine Nord (specola di Capodimonte) registra temperature medie intorno ai 16°C con 26,6°C nel mese di luglio e 8,5°C a gennaio. La piovosità, che raggiunge gli 819 mm annui, è massima in ottobre e in generale, per metà dell' anno, il cielo è sereno.

Purtroppo le distruzioni della guerra hanno agevolato lo sventramento della zona occupata attualmente dalla via Marittima e la costruzione di abitazioni più confortevoli dei tipici bassi, che pur tuttavia continuano a esistere e a dare alla città una nota indubbiamente caratteristica. I nuovi quartieri che sono sorti e si sviluppano nelle zone più elevate vengono collegati al centro con alcune funicolari (tre per il Vomero e una per Posillipo); Fuorigrotta è servita dalla metropolitana che giunge fino ai Campi Flegrei; a Nord del porto si va sempre più sviluppando la zona industriale.

Notevole è sempre stato il numero degli abitanti anche se gravi pestilenze hanno sovente decimato lapooolazione. Ricordiamo infatti come nel 1656 peri circa una metà della popolazione che al 1650 risultava essere di 300.000 anime, cifra rilevantissima a quei tempi, tanto da fare di Napoli la città più popolosa dell'Europa occid. Al primo censimento ufficiale dello Stato italiano (1861) si contavano 447.000 abitanti, nel 1921 772.405 abitanti, nel 1951 887.327 con un aumento dovuto principalmente alla forte natalità.

Notevole porto mercantile, secondo in Italia dopo quello di Genova e uno dei più importanti del Mediterraneo, ha anche un forte movimento di passeggeri. La costruzione del porto nuovo, a oriente di quello vecchio, con una lunga diga foranea e con un gran numero di banchine, ha favorito lo sviluppo industriale del centro. Complessivamente il porto ha una superficie di 1.054.000 mq sulla terraferma e 2.792.550 mq di specchio d'acqua.

Tra le industrie, notevoli quelle meccaniche, le siderurgiche nel vicino centro di Bagnoli, quelle alimentari favorite da un retroterra molto fertile, orticolo e frutticolo. Attive anche le costruzioni ferroviarie e navali, i cotonifici, le concerie. Tipica la lavorazione del corallo e della tartaruga. L'autostrada e l'aeroporto internazionale di Capodichino, l'importante nodo ferroviario fanno di Napoli un notevole centro di comunicazione e di traffici.

Musei e biblioteche. Estesa con assetto irregolare lungo l'arco del suo golfo, è circondata da colline su cui poggia l'abitato, prevalentemente moderno,con rioni a vie strette e ripide intorno alle grandi arterie. I nuclei più antichi caratterizzati da architetture barocche e le numerose sistemazioni urbanistiche neoelassiche le conferiscono un aspetto scenogralìco. Numerosi resti greci (tempio dei Dioscuri, teatro, odeion) e romani (villa di Lucullo, villa Pausilypon, acquedotto).

Fra i monumenti paleocristiani: catacombe di San Gennaro e di San Gaudioso, basilica di San Restituta trasformata nel '700, di San Gennaro extra Moenia del secolo V, battistero di San Giovanni in fonte (secolo V) a pianta quadrata e decorazione musiva, ecc.

Pochi i resti romanici (campanile di Santa Maria Maggiore, castelli dell'avo e Capuano, rimaneggiati posteriormente); numerose, invece, le testimonianze del gotico provenzale per il dominio angioino: San Lorenzo Maggiore, rinnovata nel '700, con sepolcro di Tino da Camaino; Santa Maria del Carmine; San Domenico Maggiore con dipinti notevolissimi; duomo, con facciata neogotica, affreschi cavalliniani e pitture del '500; San Eligio; Santa Chiara, restaurata secondo i moduli del '300, con chiostro coevo ornato nel '700 da un ricco complesso di maioliche; Santa Maria Donnaregina con affreschi di P. Cavallini e scuola nel coro; Santa Maria Incoronata; in posizione dominante Castel Sant' Elmo, rifatto nel '500, e la Certosa di San Martino, rinnovata in forme barocche.

Nel Quattrocento coesistono forme gotiche e rinascimentali catalane: Castel Nuovo a pianta trapezoidale con torri cilindriche angolari merlate, conserva, l'arco di trionfo, opera di un complesso di artisti fra cui fiume Laurana, e la trecentesca chiesa di San Barbara; inoltre numerosi palazzi, il toscaneggiante complesso di San Anna dei Lombardi, ecc. Fino al primo '600 permangono le forme classicheggianti rinascimentali, per giungere poi allo sviluppo del barocco locale, che, derivato da forme romane, caratterizza gran parte della città: Santi Apostoli, Santa Maria di Costantinopoli, le numerose e ricche architetture di C. Fanzago a schema vignolesco, mentre a pianta ellittica abbiamo Santa Maria Egiziaca.

Il primo '700 mantiene le forme barocche, accentuandone la decorazione: felici realizzatori sono D. A. Vaccaro (Concezione di Montecalvario, San Michele, ecc.) e fiume Sanfelice dal gusto più scenogralìco (palazzo Pignatelli, prospetto di San Lorenzo). Sotto i Borboni Napoli si ampliò con particolare incremento dell'edilizia civile (albergo dei poveri, reggia di Capodimonte); la fine del '700 vede le realizzazioni felici di L. Vanvitelli (palazzo Calabrino, Santa Trinità, ecc.), e il primo '800 le forme neoclassiche del teatro San Carlo, della vìlla la Floridiana, ecc.

Il liberty ha caratterizzato la galleria Umberto I, la sistemazione del Rettifilo, mentre il secolo XX ha portato un nuovo incremento urbanistico.

Museo Nazionale; museo e galleria nazionale di Capodimonte, museo Filangieri, museo nazionale di San Martino, galleria dell' Accademia di Belle Arti, raccolte d'Arte Pagliara. La biblioteca principale è la Nazionale Vittorio Emanuele (palazzo reale), fondata da Carlo di Borbone con il patrimonio librario ereditato da Parma (fondo farnesiano).

Ebbe prima sede nel museo nazionale e fu incrementata da legati di bliblioteche religiose e private. Notevoli, la biblioteca universitaria, quella dei Gerolamini costituita alla fine del '500, la comunale Cuomo annessa oggi alla biblioteca della Società napoletana di Storia Patria, la Palatina.

Golfo di Napoli. Insenatura della costa tirrenica tra Capo Miseno e la Punta delle Campanelle nella Penisola Sorrentina. Le isole di Procida e Ischia da una parte e Capri dall'altra prolungano il golfo. Notevoli alcuni centri industriali lungo la costa: Torre Annunziata, Torre del Greco, Castellammare di Stabia.

Provincia di Napoli. Ampia 1171 Kmq e con 2.709.929 abitanti (2.421.243 nel 1991), conta 89 comuni con un'altissima densità di popolazione. Si estende comprendendo i Campi Flegrei, il Vesuvio, parte della Penisola Sorrentina, le Isole partenopee e giunge all'interno fino all' Appennino.

Fiorente l'agricoltura a carattere intensivo; predominano la vite che si estende sulle pendici dei rilievi vulcanici (Campi Flegrei, Vesuvio), gli agrumi lungo la casta, gli alberi da frutta sui Campi Flegrei. Molto notevole la coltura della canapa e degli ortaggi.

Lungo la costa vi sono centri importanti sia dal punto di vista turistico quali Sorrento, Capri, Ischia, sia industriale come Torre del Greco (lavorazione del corallo). Castellammare di Stabia (cantieri navali), Torre Annunziata (industrie meccaniche, farmaceutiche, alimentari), Pozzuoli (industrie meccaniche, lavorazione della gomma).