I Campi Flegrei


Campania >>

Natura in Campania e i Campi Flegrei



Campi Flegrei

Il parco naturale dei Campi Flegrei

Il parco naturale dei Campi Flegrei rappresenta un'area poco tutelata nonostante, l'eccezionale concentrazione di fenomeni vulcanici con meravigliosi scavi e reperti archeologici. Nella pineta di Licola sono presenti i resti della colonia greca di Cuma non distanti dal lago Patria che rappresentano la porta di ingresso ai Campi Flegrei, che si sviluppano fino al promontorio del monte di Procida.

La città di Pozzuoli è situata al centro del golfo omonimo e venne chiamata Puteoli nel periodo Romano a causa della presenza di "piccoli pozzi" di acque termali. Stupenda da un punto di vista archeologico è la visita del Serapeo, sede dell'antico mercato pubblico, parzialmente sommerso per effetto dell'innalzamento del suolo che progressivamente colpisce la zona. Sulle parti monumentali delle costruzioni si possono osservare i fori di animali marini e molluschi che perforano la pietra vivendo a pelo d'acqua: chiaramente, osservando la posizione degli allineamenti dei fori, si può risalire ai livelli raggiunti dall'acqua nelle fasi di innalzamento o di abbassamento del suolo.



Nei pressi dell'abitato, lungo la via Domiziana, è presente è il cratere di un vulcano spento con la sola presenza delle fumarole, getti di vapore di anidride carbonica e zolfo ed emissioni di fango ribollenti e gas e a sorgenti di acque minerali, che fuoriescono dalle fessure del suolo.

Nei Campi Flegrei sono presenti altri crateri, molti dei quali trasformati dalle piogge in laghi vulcanici, quali il Miseno e l'Averno, mentre i laghi Fusaro e Lucrino sono stati originati da bacini lagunari. La riserva naturale del cratere degli Astroni nei dintorni di Agnano è il punto più significativo del parco, in quanto il suo territorio è coperto da una fitta foresta, che un tempo era presente nell'intero territorio dei Campi Flegrei. La ricca vegetazione della zona annovera specie quali cerro, farnia, castagno, carpino bianco, quercia rossa americana e con un intenso sottobosco comprendendo cisto, salvia, acanto, ranuncolo, ciclamino napoletano.

Il punto più basso del parco comprende il lago grande e tre piccoli stagni, con ricca vegetazione di giunchi e tife. La fauna annovera porcospino, talpa, ghiro, mustiolo etrusco, volpe, lepre, donnola, tasso e faina; i volatili comprendono ghiandaia, picchio rosso maggiore, gheppio, martin pescatore e numerose specie migratorie.

Fa parte del parco anche l'isolotto vulcanico di Vivara, vicino all'isola di Procida, con la sua vegetazione mediterranea che annovera leccio, corbezzolo, mirto, lentisco, roverella e con la presenza del gabbiano reale e altri uccelli marini. Da segnalare inoltre il corbezzolo e le fioriture di narciso tazzetta in primavera.