Regione
a statuto ordinario; ampia 10.974 kmq,
con una popolazione residente al
censimento di 1.163.334 abitanti (densità:
108 ab./kmq); comprende quattro province
(L'Aquila, Teramo, Pescara, Chieti),
suddivise in 305 comuni. Con decreto
del presidente della Repubblica,
pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 4 gennaio
1964, è stata istituita la regione del
Molise, che è stata separata dagli
Abruzzi.
L'Abruzzoorientale;
esterno, ha struttura collinare, con
forme dolci e poco acclivi, derivanti
dalla costituzione litologica dei terreni
(argillosi o arenacei), spesso preda
dell' erosione accelerata a causa dei
calanchi, come, per esempio, le «bolge»
di Atri; questa subregione va degradando
dolcemente verso l'Adriatico, dove
sfociano i corsi di acqua che l'incidono
profondamente.
Più complesso appare l'Abruzzo
occidentale, interno, che si
presenta ad altopiano, cinto attorno da
alti rilievi (monti della Laga a
Nord: monte Gorzano, m 2458; Gran
Sasso di Italia: Como Grande,
m 2912; monti del Morrone: monte
Morrone, m 2061; Maiella: monte
Amaro, m 2793, monte Greco,
nella Marsica sudorientale, m
2283; monti della Meta: monte
Petroso, m 2247, Serra Lunga,
m 1974, monte Midia, m 1738, monte
Velino, m 2487, monte Calvo,
m 1901).
Questi monti delimitano una subregione
oblunga, diretta da Nordovest a Sudest, frazionata
in distretti minori dai solchi vallivi e
dalle conche. La regione centrale dell'
altopiano è racchiusa dai monti
Velino, Sirente, d'Ocre,
che sono disposti a formare un triangolo
rettangolo. In quasi tutto l'Abruzzo
occidentale, per la sua costituzione
calcarea, sono diffusissimi i fenomeni
carsici (doline, inghiottitoi).
Dégna di nota la Val di Varri,
valle cieca parallela al fiume Salto,
e l'attiguo bacino chiuso della Valle
di Luppa, presso Pietrasecca.
Le conche interne di L'Aquila, del
Fucino e di Sulmona si sono
originate per lento colmamento di bacini
lacustri pliocenici (quella del Fucino è stata definitivamente prosciugata
dall'uomo nel secolo scorso).
La idrografia abruzzese ha due
tipi di fiumi: i più lunghi, che nascono
sull' altopiano interno, hanno un tronco
longitudinale ed uno trasversale, uniti a
formare un caratteristico gomito (Tronto,
Aterno-Pescara, Sangro); i più
brevi hanno andamento sub parallelo tra
loro e direzione perpendicolare alla
costa (Salinello, Vomano, Saline,
Alento, Foro, Moro, Osento, Sinello).
Il clima dell'Abruzzo è di tipo semi
continentale, con inverni rigidi e
nevosi, sull'altopiano; lungo la
cimosa costiera adriatica è invece
mediterraneo, con inverni molto più
rigidi della costa tirrenica a uguale
latitudine. La stagione più piovosa è
l'autunno. Per conservare la vegetazione
spontanea e per salvare dall' estinzione
alcune specie animali (orso marsicano,
gatto selvatico, lupo, ecc.) fu creato il Parco Nazionale d'Abruzzo,
che si estende su 29.000 ha.
Gli Abruzzi hanno sempre avuto uno scarso
incremento demografico a causa
dell'abbandono della montagna. La
popolazione, che vive in piccoli centri
specie nell' Aquilano, tende a
raggiungere le «marine», ove
le condizioni di lavoro sono più facili
e migliori. Nella fascia collinare
adriatica l'Abruzzo presenta le maggiori
densità di popolazione ed un
insediamento con case sparse,
vivacissimo.
La costa si adorna di moderne
cittadine balneari, come Francavilla,
Roseto, Tortoreto, e di centri
pescherecci come Giulianova. Pescara unisce alla funzione di caplg., quella di
centro economico portuale e balneare.
Magnifico da Chieti il panorama
verso la Maiella e la valle
del Pescara. Teramo sui
colli e Sulmona nella omonima
conca verdeggiante sono città ancora
tranquille e vive di tradizioni; L'Aquila,
ai piedi del Gran Sasso, merita
del maggior rapace la fama di forza e di
dominio.
L'università abruzzese,
articolandosi in tutti i capoluoghi,
potrà capillarmente valorizzare le
grandi qualità della gente d'Abruzzo. In Campobasso s'incentra il Molise,
alpestre e ancora non del tutto permeato
dal progresso che investe il Mezzogiorno.
Principali risorse: agricoltura,
allevamento. minerali. Tra le attività
agricole, è da segnalare la coltura del
frumento, seguita da quella del grano
turco e, a grande distanza, dall'avena e
dall'orzo. Tra le altre colture eccellono
quella delle patate e della barbabietola
da zucchero, seguite dai vigneti e dagli
oliveti. Notevole la produzione delle
frutta: mele, pere, pesche, ciliege,
mandorle, fichi, noci, castagne, susine,
cotogne, albicocche. Importante la
coltura degli ortaggi (pomodori,
cocomeri, cavolfiori, cipolle, cavoli,
cardi, fagioli, piselli, carciofi).
L'allevamento degli ovini si pratica
seguendo la millenaria transumanza
(migrazione stagionale dall' altopiano
alle pianure della Puglia e del Lazio,
lungo i caratteristici tratturi, che sono
larghe piste erbose); questa migrazione
è stata, negli ultimi anni, sostituita
da spostamenti delle pecore su autocarri.
Tra gli altri tipi di allevamento degni
di nota quello bovino e quello suino.
nell'allevamento equino prevalgono
i muli, seguiti dagli asini e dai
cavalli.
Le miniere di bauxite sono di notevole
importanza, soprattutto dopo la perdita
dell'Istria. Dalle miniere
di S. Valentino si ricava asfalto.
Veramente grandiosi gli impianti
idroelettrici abruzzesi, la regione
abruzzese è la seconda, dopo la Toscana,
dell'Italia peninsulare e insulare, per
produzione di energia elettrica.
Le comunicazioni stradali sono
buone; meno densa la rete ferroviaria,
data la montuosità del territorio.
Occorre, però, migliorare i collegamenti
tra il Tirreno e l'Adriatico.