L' Aquila


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Città de l'Aquila



Abruzzi

Provincia e comune de L'Aquila

Città dell' Abruzzo, capoluogo di provincia, con 36.233 abitanti, situata a 714 m di altezza sui Tre Colli, alla sinistra del fiume Aterno in mezzo a un' ampia conca compresa tra il Gran Sasso e la catena del monte d'Ocre. E' un importante centro agricolo e commerciale. Il territorio comunale, ampio 467 kmq e con 56.019 abitanti (60.131 nel 1991), in parte montuoso, è fertile specie dove c'è la possibilità di irrigare con le acque dell'Aterno.

Produce cereali, vite, mandorlo, zafferano, rubia tinctorum, seta artificiale e cemento. Sono fiorenti anche l'artigianato dei merletti a tombolo, le industrie chimiche e manifatturiere, gli zuccherifici e gli stabilimenti vinicoli. Cave di marmi rossi e gialli e miniere di bauxite. A Preturo viene anche estratta la magnetite. Il territorio circostante la città è ricco di numerosi piccoli centri abitati, per la maggior parte località di soggiorno estivo e invernale, collegati tra di loro per mezzo di servizi di auto corriere. Punto di partenza per raggiungere il Gran Sasso.


Storia. Sorta nel 1254 e poco dopo distrutta da Manfredi, fu ricostruita da Carlo d'Angiò nel 1266. La sua prosperità economica crebbe successivamente grazie alle industrie fiorenti (lana, zafferano, ecc.). Nel corso del sec. XV, fu sede di attività artigiane e di importanti tipografie, cosicché sotto gli Aragonesi divenne la seconda città del regno, dopo Napoli. Decadde nel sec. XIV in seguito alle guerre tra Francia e Spagna, parteggiando alternativamente per l'una o per l'altra. Subì gravi terremoti nel 1646 e nel 1703, ed ebbe un effimero periodo di ripresa sotto Carlo III di Borbone. Prese parte attiva ai moti del Risorgimento; dopo l'unità soffrì molto per il brigantaggio.

Urbanistica e Monumenti. Santa Maria di Collemaggio, iniziata nel 1283, consacrata nel 1288, con la facciata del sec. XIV, è l'unico edificio delle origini rimasto intatto dopo i terremoti del 1646 e del 1703. Essa è un gioiello di gotico meridionale e conserva la tomba di Celestino V. Fra i vari edifici medievali che ci sono stati conservati si ricordano: le due piccole chiese duecentesche di San Pietro dì Sassa e di Santa Giusta; quelle trecentesche di Santa Maria di Rojo, di San Silvestro e di Santa Maria Paganica.

L'architettura civile della città medievale è rappresentata dai resti della torre del palazzo di Giustizia. Il più importante edificio rinascimentale è la chiesa di San Bernardino (sec. XV). Il maestoso castello, uno dei più belli di Europa, cinto da un profondo fossato con incompiuto cortile a grandi logge, fu eretto dagli Spagnoli nel 1525; sempre nel Cinquecento sorsero alcuni bei palazzi signorili. Nel castello ha sede il Museo Nazionale d'Abruzzo, mentre il Museo d'arte sacra si trova nell' ex chiesa di Santa Caterina.

Battaglia di L'Aquila. Avvenuta il 2 giugno 1424 e combattuta tra Iacopo Caldora, a capo dell' esercito di Giovanna II di Napoli, e Braccio da Montone, il quale per le ferite riportate vi morì dissanguato.

Provincia di L'Aquila. Ampia 5034 kmq e con 293.066 abitanti (2005) è la più estesa dell'Abruzzo e la seconda per popolazione. Occupa la parte più elevata e più accidentata dell' Appennino Centrale. Comprende quasi tutto il bacino del fiume Aterno, la conca del Fucino e la parte alta delle valli dei fiumi Liri, Salto e Sangro, con 108 comuni. Una grande quantità di acque scorrenti hanno consentito l'installazione di grandiosi impianti idroelettrici, come quelli di Campo torto e Sagittario, nell'alto Sangro. Nel territorio è sviluppata l'agricoltura con le colture di cereali, patate, alberi da frutto, viti, barbabietole, zafferano.