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Città di Teramo



Abruzzi

Città e comune di Teramo

Città dell'Abruzzo, capoluogo di provincia, con 31.136 abitanti (2006), situata a 265 m di altezza alla confluenza del torrente Vezzola con il fiume Tordino. La parte bassa di Teramo è la più antica e a Ovest di essa si estende la zona nuova.

E' centro di mercato agricolo. Filande, industria tessile, concerie, mobilifici. Possiede un'importante fabbrica di ceramiche artistiche.

Il territorio comunale, ampio 152 kmq, conta 47.804 abitanti (41.899 nel 2004).

Storia. La storia dell'antica Interamnia dei Pretuzì è piuttosto confusa; sembra comunque che sia stata conquistata dal console romano Manio Curio e che vi sia stata dedotta una colonia sillana.

Durante il Medioevo fu dapprima unita al ducato longobardo di Spoleto; nel 1156 venne distrutta da un incendio e quindi ricostruita dal vescovo Guido II. Soggetta al dominio svevo, nei secc. XIV-XV fu angustiata da lotte interne tra famiglie, che si placarono quando Francesco Sforza impose la sua autorità (1438-43).

Successivamente Teramo passò sotto il potere di Alfonso d'Aragona e, concessa per poco tempo alla famiglia Acquaviva, divenne di nuovo un possesso della monarchia. Occupata dai Francesi nel 1798, si ribellò al Murat nel 1814 e fu poi inclusa nel regno delle Due Sicilie, del quale seguì le sorti.

Urbanistica e Monumenti. Tra i monumenti, notevoli la cattedrale del sec. XII, ampliata nel sec. XIV, San Francesco e San Domenico del sec. XIII, il palazzo vescovile trecentesco, rinnovato, la chiesa romanica di San Getulio con incorporati i resti dell'antica cattedrale (sec. VI).


Provincia di Teramo. Ampia 1948 kmq e con 257.080 abitanti (2005; densità 132 ab./kmq), suddivisi in 47 comuni, si estende tra le provincia di Ascoli Piceno, L'Aquila, Pescara e il mare Adriatico.

E' montuosa (Monti della Laga e del Gran Sasso) e comprende i badni dei fiume Tronto, Vomano, Tordino e Salinello. Principale risorsa è l'agricoltura. Vi si coltivano vite, olivo, gelso, alberi da frutta. Abbondano i boschi e i pascoli. L'industria è scarsa, di qualche rilievo produzione artigiana di terrecotte e ceramiche.