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Città di Salerno



Salerno

Città e provincia di Salerno

Città della Campania, capoluogo di Provincia, con 145.991 abitanti (2005), situata sul golfo di Salerno, a 4 m di altezza, bagnata dal mar Tirreno. La parte centrale, la più antica della città, si trova in posizione elevata lungo le pendici di un colle; la zona moderna, in gran parte costruita o ricostruita dopo la seconda guerra mondiale, è nella piana costiera e si allunga sul litorale. Il porto ha una profondità di circa 6-7 m ed è utilizzato soprattutto per l'esportazione dei prodotti agricoli della provincia.

Lavorazione artigiana del ferro battuto; molini, pastifici, fabbriche di conserve (pomodori, ortaggi), cotonifici, filatura e tessitura del cotone); fabbriche di caldaie a vapore; cementifici. Il territorio comunale, ampio 58,4 kmq, conta 155.496 abitanti (117.633 nel 1991).

Storia. L'antica Salernum fu colonia romana, fondata nel 197 a. C. su uno stanziamento più antico, documentato da tombe dei secc. VI-V a. C. Durante la guerra sociale fu presa e saccheggiata da Papio Mutilo (89 a. C.). Rimase poi nell'orbita bizantina fino all' avvento della dominazione longobarda in Italia, salvo un breve periodo di dominio gotico ai tempi della guerra greco-gotica (535-553). In epoca longobarda fece parte del ducato di Benevento, e quando questo si frazionò in due Stati divenne la capitale del principato omonimo

Nel secolo IX Salerno fu esposta, al pari di tutta l'Italia meridionale, alla minaccia saracena dalla quale la salvò l'intervento provvidenziale dell'imperatore Ludovico II. Sotto i principi locali Salerno si sviluppò in ogni senso, raggiungendo una notevole prosperità economica; congiuntamente cresceva il suo peso politico che sotto Guaimario V (1027-52), si trasformò in vera egemonia sugli altri Stati confinanti.

Conquistata dai Normanni di Roberto il Guiscardo, Salerno conobbe un altro fortunato momento della sua vicenda storica, fatto di prestigio culturale, di ricchezza materiale e di attiva spirituallità an campo religioso. Anche dopo la scelta di Palermo a capitale del nuovo regno normanno, Salerno conservò la sua importanza nel Mezzogiorno continentale. Il periodo svevo non fu però altrettanto positivo, dato l'indirizzo autoritario e livellatore della monarchia e data pure l'ascesa di Napoli, dove Federico Il istituiva la prima università statale (1224), danneggiando la fin allora fiorente scuola di medicina.

in epoca angioina venne data in appannaggio ai principi ereditari; nel 1419 la regina Giovanna II concesse la città in feudo ai Colonna, che poi la cedettero agli Orsini; da questi Salerno passò ai Sanseverino, che vi costituirono un grosso e importante Stato fino alla metà del secolo XVI. Nel 1799 aderì alla repubblica; nel 1943 vi sbarcarono gli Alleati.

Urbanistica e Monumenti. Dei molti monumenti d'età longobarda restano solo l'arco di Arechi, la Porta Rateprandi e pochi altri resti. Il monumento principale è il duomo, ricostruito (1076-85) da Roberto il Guiscardo; è a tre navate, preceduto da un porticato di tipo arabo, mentre il portale mediano ha imposte bronzee fuse a Costantinopoli (1095); all'interno candelabro, amboni, iconostasi riccamente ornati (secolo XII).

Ma i monumenti notevoli sono le chiese di San Andrea con campanile del secolo XII, di Sant'Alfonso (secolo XII), del Crocefisso (secc. IX-X); San Giorgio con cupola affrescata da fiume Solimena e all'interno due tavole di Andrea da Salerno della Annunziata di L. Vanvitelli.

Diocesi di Salerno. Storicamente documentata fin dal secolo V, divenne sede metropolitana con Amato nel 984 e in seguito (1016) fu insignita del privilegio del pallio.

Provincia di Salerno. Ampia 4923 kmq e con 957.452 abitanti (1991; densità 194 abitanti/kmq), suddivisi in 157 comuni, comprende la parte meridionale della Campania ed è delimitata a Ovest dal Tirreno, a Sudest e a Est dall' Appennino Lucano, a Nord dai Monti Lattari e dal Terminio. Gran parte del territorio è montuosa, calcarea; tra le pianure si segnalano quella del Sele e del Sangro e la fascia costiera.

Principale risorsa economica è l'agricoltura (grano, avena, granturco, patate, pomodori, ortaggi, frutta, vite, olivo, tabacco). Il 26% della superficie è a bosco (aceri, castagni, faggi, ontani, ornelli, querce). L'allevamento bovino (tra cui bufali) consente la produzione di scamorze e mozzarelle; allevamento equino. Industrie alimentari, tessili, meccaniche, vetrerie e ceramiche. Industria turistica. Altri centri: Amalfi, Angri, Battipaglia, Cava de' Tirreni, Sarno, Scafati.