Città della Campania,
capoluogo di Provincia, con 36.337 abitanti, situata a
68 m di altezza nella pianura ai piedi del monte
Tifata (Terra di Lavoro).
Il territorio comunale, ampio 56,07 kmq,
conta 50.381 abitanti (62.710 nel 1991). La
città è di recente formazione: da qui
la modernità del suo tracciato e dei
palazzi; deve il suo sviluppo alla
sua posizione su una via di facile
accesso tra la Campania e la Puglia.
Storia. La città
attuale sorse nel 1752 in seguito alla
costituzione della reggia da parte di
Carlo IV, assorbendo la vecchia Caserta,
di origini longobarde poi feudo normanno
e città feudale, finché la regina Maria
Amalia di Borbone non la acquisì alla
corona.
Dall'ottobre 1943, durante la seconda
guerra mondiale, fu sede del comando
supremo alleato e vi fu firmato l'atto di
resa delle forze tedesche in Italia (29
apr. 1945).
Urbanistica e Monumenti. La
città moderna a pianta pressoché
triangolare e che doveva avere un
ampliamento più regolare e vasto, deve
la sua fama al palazzo reale.
Questa costruzione, una delle più vaste
e maestose d'Italia, è il capolavoro di
L. Vanvitelli. L'edificio, a pianta
rettangolare, fu iniziato nel 1752: è
alto 36 m e ha quattro cortili interni
divisi da due braccia a croce.
L'esterno ha uno stile classico,
semplice e solenne, mentre l'interno
presenta ambienti ricchissimi, di vivace
effetto scenografico come la meravigliosa scala regia, vero nucleo dinamico
dell'intero edificio, la cappella e il piccolo teatro, che è uno
dei più eleganti dell' epoca.
La reggia, celebre inoltre per il
suo splendido parco, ricco di fontane
lungo una serie di cascate e bacini, uno
dei più belli del mondo, accoglie una pinacoteca e una ricca biblioteca. Su
un'altura, che domina la piana, è Caserta
vecchia: uno dei più tipici
borghi medievali d'Italia, notevole
per i resti del castello federiciano,
per la cattedrale del secolo XII che fonde
elementi romanici settentrionali e
pugliesi (con elegante tiburio decorato a
tasselli), e per la chiesa della
Annunciata della fine del Trecento.
Provincia di Caserta. Ampia 2639 kmq e con 688.847 abitanti (2005),
divisa in 103 comuni (densità 261
abitanti/kmq), ricostituita nel 1945,
corrisponde in parte all'antica Terra
di Lavoro. Si affaccia sul Tirreno
per il tratto tra il fiume Garigliano a Nord e il lago di Patria a San La
morfologia del terreno si inarca con il vulcano
spento di Roccamonfina, la breve
catena del monte Massico, le colline
di Caiazzo e le pendici meridionale del Matese,
nonché il tratto di pianura della
Terra di Lavoro, l'agro di
Sessa, Capua, Alife.
Altri centri notevoli, oltre al
capoluogo, sono San Maria Capua Vetere,
Maddaloni, Aversa, Capua, Marcianise,
Sparanise.
Notevole l'agricoltura (grano,
mais, lupino, patata, canapa) e discreto
l'allevamento di bufali e bovini; minore
importanza ha, invece, l'industria,
soprattutto alimentare; vi sono comunque
fabbriche per la lavorazione· della
canapa; di conserve alimentari, mulini,
pastifici e manifatture di tabacco.