Pitigliano in provincia di Grosseto è
una località arroccata su di un poderoso promontorio che emerge da un verde altopiano,
con ripide gole formate da corsi
d'acqua.
Centro di origine etrusca prima e
romana poi, fortificato dalle asperità
del terreno, Pitigliano divenne una vera
e propria fortezza sotto il dominio
degli Orsini nel XIV secolo. Le
più importanti trasformazioni sono avvenute
nel XVI secolo grazie ad Antonio da
Sangallo il Giovane che rafforzò le mura perimetrali con masti e
torri e con la progettazione dell'acquedotto,
costruito successivamente ad arcate.
Si erge imperioso al centro del borgo il palazzo-fortezza
Orsini costruito nei secc. XIV-XIX. L'interno del cortile
conserva eleganti elementi rinascimentali.
La parte più tipica di Pitigliano è il borgo medioevale, con le sue antiche case dalle murature in pietra e le caratteristiche scale
d'accesso verso l'interno. Dalla piazza
San Gregorio si può ammirare la facciata
settecentesca della cattedrale; nella parte occidentale del borgo si erge il monumento simbolo degli Orsini:
un orso araldico posto su di un
pilastro di marmo .
Dove tempo e spazio si fondono Monte Oliveto Maggiore in provincia di Siena si erge l' abbazia dei benedettini Olivetani,
costruita per ordine del senese Bernardo Tolomei nel
1313, sorge su di un promontorio
folto di cipressi, un'oasi verde nel
paesaggio brullo delle crete.
All'interno dell'abbazia il
chiostro grande con una serie
di affreschi riguardanti la vita di San Benedetto
attribuiti al Luca
Signorelli e al Sodoma.
in questo borgo si rivela il vigore e la
potenza espressiva del Luca
Signorelli, che preannunciano già il
miracolo della Cappella di San Brizio del duomo di Orvieto. Di contro risulta molto evidente la
dolcezza, del giovane
Sodoma. Nella chiesa abbaziale, costruita
nel 1400-1417 e più tardi restaurata
in stile barocco, meraviogliosi gli stalli
di legno intarsiato del coro dei
monaci.
nel borgo di Staggia a sette chilometri da Poggibonsi (Siena),
che annovera i resti delle
fortificazioni del XIII secolo, rappresenta
uno dei tanti piccoli gioielli italiani.
Sul fianco della pieve è situato un piccolo museo con
oggetti sacri e dipinti dal XIV al XVI
secolo. Tra questi è utile segnalare il dipinto del
Pollaiolo (XV secolo)
raffigurante la "Comunione di S.
Maria Maddalena".
Montalcino (Da non perdere) A Montalcino nella pittoresca Val D'Orcia è situato il Museo Civico e Diocesano, importantissimo
per la storia dell'arte senese del
Medioevo e del Rinascimento: annovera
dipinti, sculture, miniature e maioliche.
Da sottolineare la "Bibbia di
Sant'Antimo" con oggetti
provenienti dall'abbazia omonima e un "San
Pietro in cattedra" del
Francesco di Valdambrino. Dei secc. XIV-XV
sono numerose statue in legno
policrome.
Il Museo Civico e Diocesano è situato in via
Ricasoli 29, a Montalcino in provincia di Siena. Esiste la
possibilità di acquistare un biglietto
cumulativo valido per la visita di tutti
i sette musei della val d'Orcia.
Signa A Signa in provincia di Firenze è
tradizione la lavorazione della paglia:
nel Museo della Paglia e
dell'IntreccioD. Michelacci sono
in esposizione macchine e attrezzature
utilizzate per questa attività,
finalizzata alla creazione
di cappelli. L'esposizione
comprende copricapo di moda dall'Ottocento
a oggi.
Scarperia A Scarperia in provincia di Firenze è documentata l'antica lavorazione
dei coltelli, venduti in tutta
Europa, nel Museo
dei Ferri Taglienti. Si possono osservare vaste
campionature di lame e coltelli e gli
strumenti di lavoro utilizzati per
la loro fabbricazione. In via Solferino 15 è
situata anche una bottega ottocentesca
di un coltellinaio.
Prato A Prato è presente il Museo del Tessuto, che
espone una amplia collezione di
stoffe di valore di ogni tipo, dalle più antiche alle più moderne fibre
sintetiche e artificiali. Sono inoltre
descritte le varie tecniche di
lavorazione, compresa quella
dell'arazzo.
Pescia
A Collodi, frazione di Pescia in provincia di Pistoia è allestito un museo all'aperto, il Parco di
Pinocchio Paese dei Balocchi. In questo luogo grandi e piccini
ritrovano, in un paesaggio di piante di alloro, lecci e
laghetti, i più famosi personaggi della
fiaba: da Pinocchio alla Fata Turchina, al Grillo
Parlante, al Gatto e la Volpe al
Carabiniere. Si può anche far visita
all'interno della Casa della Fatina o nella pancia della Balena.