Tra i "Carnevali" celeberrimi della regione Toscana dobbiamo segnalare assolutamente il carnevale di Viareggio, anche quello di Bibbiena, detto
della "Mea", non è meno
interessante.
I festeggiamenti rievocano
un fatto di cronaca accaduto nel 1359, quando il
Comune era diviso in due borghi,
quello alto dei Piazzolini,
quartiere dei signori, e quello basso dei Fondaccini, che era il quartiere dei
poveri. Residente nel quartiere dei "poveri" era una
bellissima ragazza chiamata Mea, promessa
sposa di un tessitore chiamato Cecco.
Una mattina, recandosi a consegnare
il bucato nella residenza di uno dei
signorimentre Mea incontrò il figlio del conte. E
fra i due nacque l'amore. Appena saputo il fatto, i Fondaccini iniziarono una violenta protesta, che ben presto
degenerò in rissa. Il vecchio
conte, per ristabilire la calma, restituì la
bella Mea a Cecco tra gli applausi del
popolo.
Ancora oggi, quindi, popolani e
cavalieri sfilano in costume al sottofondo
di melodie trecentesche e in piazza viene
appiccato il fuoco al "lo bello pomo"
della pace. Dal fuoco si traggono
auspici.