Regione
dell'Italia centrale ampia 22.992 kmq e con
3.473.097 abitanti (densità 151 ab./kmq),
suddivisa in 287 comuni. Città
principali e capoluogo di provincia sono: Firenze (1.146.367 abitanti), Arezzo (306.340
abitanti), Grosseto (216.325 ab.), Livorno (335.265 ab.), Lucca (380.356
ab.), MassaCarrara (200.955 ab.), Pisa (375.933
ab.), Pistoia (254.335 ab.), Siena (257.221 ab.).
La sua costa si estende per 328 km, tra
le foci dei fiumi Magra e Chiarone;
nell'entroterra penetra fino allo
spartiacque appenninico,
comprendendo i bacini dei fiumi Magra, Serchio, Arno, Cecina e Ombrone.
Nonostante si tratti di regione
storicamente ben definita, i suoi
Confini includono parti di territorio
romagnolo (alte valli dei fiume
Lamone e Santerno) e umbro (alta
Val Tiberina); verso Sud, dove manca
un limite ben definito come a Est, la
Toscana comprende parte del bacino del Fiora;
e altri tratti di territori
fisicamente laziali.
Nel settore Nordovest
invece viene ceduta alla Liguria parte del basso bacino del fiume Magra.
nel suo interno si differenziano molte
subregioni (Lunigiana,
Garfagnana, Mugello, Casentino, ecc.),
come lungo la costa (Versilia e
Maremma). La zona occidentale è
costituita dall' Appennino, che
culmina, in questo tratto, nel monte
Prado (m 2064); i valichi più
utilizzati sono la Cisa, l'Abetone, la Futa, ecc.
Tra l'Appennino e il mare si trovano i
rilievi del Subappennino (Pratomagno,
zona del Chianti, tra Firenze e Siena)
e del Preappennino (Alpi
Apuane, monte Amiata); presso la costa
si elevano il promontorio di Piombino,
con l'antistante Isola d'Elba, e i monti dell'Uccellina,
geneticamente collegati con l'Argentario.
Oltre all'Elba si hanno nel
Tirreno le isole di Montecristo,
Giglio, Giannutri, ecc., nel Mar
Ligure Capraia e Gorgena.
Il clima è condizionato dalla
vicinanza del mare sempre restando di tipo mediterraneo, con temperature
medie di 15-18°C; le precipitazioni sono
di 600 700 mm presso le coste, e possono
raggiungere i 200 mm sui rilievi. Le
conche poste tra i vari rilievi e presso
la costa, hanno ospitato laghi in epoca
geologicamente recente; oggi restano
solo laghi di piccola entità (Chiusi,
Massaciuccoli, ecc.).
Dal punto di vista minerario la Toscana
è tra le regioni italiane più favorite,
per l' antichità di molte formazioni
rocciose, per i frequenti contatti dei
terreni sedimentari con masse di rocce
intrusive. Nell'Isola d'Elba abbonda il minerale di ferro, di
buona qualità; piriti ferrifere sono
presenti in gran quantità nella zona
metallifera grossetana (giacimento di Gavorrano).
Il secondo posto nella produzione
mondiale del mercurio occupato
dall'Italia è dovuto alla (giacimenti
del Monte Amiata e di altre
località nel Senese e nel Grossetano).
Da sottolineare come in tali zone venga
ampiamente utilizzata l'energia ottenuta
imbrigliando i soffioni naturali; per di
più da molti di essi viene ricavato il
boro (quasi l'intera produzione
nazionale). Sono presenti inoltre
giacimenti di manganese, piombo, zinco,
rame, magnesite, ecc.
Universalmente noti sono inoltre i
marmi delle Alpi Apuane, in diversi
gradi di purezza e di grana, largamente
esportati, sia in Italia che all' estero.
L'agricoltura ha una grande
importanza, e costituiva fino a pochi
anni fa la maggiore fonte di reddito.
Prevale la superficie dedicata ai cereali
(frumento, granturco, in aumento questo
con le varietà ibride); tra le colture
erbacee industriali prevale la
barbabietola do zucchero, seguita dal
tabacco. Non molto estesi i pascoli, per
cui come patrimonio zootecnico la Toscana non è autosufficiente. Da rilevare
però l'alta qualità dei bovini da carne.
Le più redditizie produzioni agricole
sono quelle delle essenze arboree: la
vite è ampiamente estesa, dando una produzione
vinicola di alta qualità, con un
certo numero di vini pregiati: Chianti,
Montepulciano, Arbia, Brunello di
Montalcino, ecc.
Rilevante anche la produzione di olive;
centro maggiore della produzione olearia
è Lucca, dove una grande
quantità di olio è prodotto con
lavorazione ancora artigianale. I boschi
coprono una superficie di 863.366 ettari.
Molto estesi i castagneti della regione.
Il rimanente del bosco è quasi
totalmente cedro.
In campo
agricolo va segnalata la grande opera di
bonifica condotta nel corso del secolo in
tutta, la Maremma, ampia regione
paludosa e fortemente malarica. Grazie a
una serie di bonifiche, culminate con
l'istituzione dell'Ente Maremma nel 1951, sono stati guadagnati per
l'agricoltura migliaia di ettari; sono state
inoltre costruite decine di case
coloniche. La più antica attività
industriale della è stata quella tessile
(seguita da quella della seta dal
Cinquecento in poi). Dopo un periodo di
decadenza tale industria è rifiorita, al
punto che attualmente Prato è
il maggior centro laniero dell'Italia
centrale.
Basate su antica esperienza artigianale
sono le industrie del vetro (provincia
di Siena e Pisa, Empolese).
Qualitativamente ottima una parte della
produzione di ceramica, per ia quale
sorgono numerosi impianti, sia
artigianali che industriali.
La grande industria è fortemente
rappresentata, a cominciare da quella
estrattiva. Impianti siderurgici e
metallurgici sorgono a Piombino,
Firenze, Livorno, Pisa, ecc. Livorno ospita grandi cantieri navali, mentre Viareggio produce natanti minori. Svariate le industrie
chimiche; si segnalano quelle della Montecatini,
quelle petrolchimiche di Livorno,
quelle farmaceutiche di Pisa, Firenze, ecc.
I cementifici,
anch' essi numerosi, figurano tra i
maggiori d'Italia. Ben rappresentate le industrie
meccaniche, in particolare quelle per
la produzione di motorscooters (Pontedera)
e quelle di precisione e ottiche (Firenze).
Un'ulteriore attività artigiana è
quella della produzione di oggetti
artistici, destinati prevalentemente all'
esportazione: ricami, cristalli,
ceramiche, paglie, lavorazione del cuoio;
da sottolineare l'oreficeria
fiorentina.
La popolazione, che era di circa 850.000 abitanti
nel sec. XVII, ammontava a c. 2.000.000
di abitanti all'unità d'Italia. I tre milioni
vennero raggiunti all'inizio della
seconda guerra mondiale. La densità
è inferiore a quella media nazionale,
ma in realtà la popolazione è
distribuita molto inegualmente.
Nonostante le bonifiche della Maremma,
la provincia di Grosseto ha tuttora
una densità di 49 ab./kmq, superiore a
quella delle prov. di Aosta e Nuoro.
Molto bassa la densità anche nella prov.
di Siena (67), per l' ampia
estensione delle sterili "terre
senesi". Alte densità hanno
invece Firenze e Livorno.
Discreta la rete stradale e
ferroviaria, che si avvale dell'autostradaFirenze-Mare e di un tratto
dell' Autostrada del Sole.
Prevista la costruzione di un' autostrada
costiera da Migliarino al
confine con la Liguria. Il traffico
marittimo fa scalo in gran parte al porto
di Livorno; notevole
anche il movimento portuale di Piombino,
per il suo fittissimo traffico con l'isola
d'Elba; porti minori, di importanza
soprattutto turistica, Marina di
Massa, Porto San Stefano, Porto Ercole,
Viareggio.