Rifugio Pagarì


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Rifugio Pagarì a Villar San Costanzo




Rifugio Pagarì a Villar San Costanzo

Tutte le informazioni sul Rifugio Pagarì a Villar San Costanzo

Sorge su un piccolo promontorio roccioso, con ampio muretto a secco sul lato nord per accrescerne lo spazio in piano.

La costruzione è dominata verso O dall'imponente parete della cima della Maledia. Verso N il pendio, ricoperto di vegetazione prativa di tipo nivale, scende al sottostante torrente (il Rio Pagarì), mentre all'orizzonte lo sguardo spazia su tutto l'arco alpino: dal Monviso (N - NO) al Cervino (N).

A fianco del rifugio è da segnalare la presenza di un piccolo e naturale giardino botanico, il più alto delle Alpi Marittime, del quale è a disposizione una guida illustrata.

Il prefabbricato originale (3 metri per 5) in pino, fu montato ad opera della sezione Ligure del C.A.I. nell'estate del 1912 ed inaugurato il 20 giugno del 1913 con il nome di Rifugio Pagarì.



Tra l'agosto e l'ottobre del 1937 esso venne ampliato con due stanze in muratura (le attuali stanze da letto, 3 metri per 3 ognuna) e da allora il prefabbricato originale divenne la sala da pranzo.

Nel 1949, con un lascito della famiglia di Federico Federici, il rifugio venne restaurato dei pochi danni di guerra e nel 1951 fu dedicato alla memoria dell'avo, modificando il proprio nome in Rifugio Federici al Pagarì.

Nel 1982, grazie ad un lascito della famiglia di Ettore Marchesini, venne sostituito il pavimento della sala da pranzo e si misero più comodi letti in perlinato in una delle due stanze da letto. Il lascito di Marchesini valse una nuova ridenominazione: Rifugio Federici - Marchesini al Pagarì.

Infine, nel 1996, si avviarono nuovi lavori di ristrutturazione, che terminarono l'8 agosto 1998: venne edificato un locale per i servizi igienici, il prefabbricato originale venne demolito e al suo posto venne costruita una nuova struttura in muratura e legno ad un piano con sottotetto, suddivisa in cucina - bar e sala da pranzo. Durante l'estate 2004 si decise di ampliare ancora un poco la struttura per potersi mettere definitivamente a norma di legge con 24 posti letto. I lavori inizieranno appena i permessi saranno erogati dagli Enti competenti (presumibilmente nel 2009).




Come arrivare al Rifugio Pagarì a Villar San Costanzo

Per chi arriva a Cuneo con il treno e ha intenzione di continuare in autobus, Cuneo ed Entracque sono collegate dal servizio pubblico di linea extraurbana della Nuova Benese (tel. 0171 692929). I restanti otto chilometri che separano Entracque da San Giacomo dovranno invece essere affrontati con mezzi di fortuna (l'Ente Parco sta organizzando un servizio di navetta, per informazioni tel. 0171 97397).

Per chi viaggia col proprio mezzo, da Cuneo si procede per Borgo San Dalmazzo. All'uscita da Borgo, si imbocca la Valle Gesso, che si risale fino all'abitato di Valdieri, oltre il quale la direzione è quella di Entracque. Prima di giungervi, si svolta a destra, seguendo la strada per San Giacomo.

Su un piazzale a 1225 metri si affacciano le abitazioni di San Giacomo di Entracque, tra le quali la Baita monte Gelàs offre le possibilità di ristorazione, bar e panini da asporto (famiglia Gerbino, tel. 0171 978704). L'auto si può lasciare nel piccolo posteggio prima del ponte, 1210 metri, oppure in uno dei due a pagamento. D'estate l'Ente Parco gestisce la foresteria di San Giacomo, che dispone di 25 posti letto in camere da 2 e da 6 letti (tel. 0171 978444, o direttamente al Parco: 0171 97397).


Itinerario di salita

A San Giacomo ha origine una rotabile asfaltata, con accesso permesso solo a piedi, che sale alle ex Palazzine di Caccia del re, 1250 metri (10 min.).

La rotabile passa in mezzo alle palazzine, ove diviene sterrata, per risalire il Vallone di Monte Colomb. Con ampi tornanti si giunge al Gias dell'Aiera, 1345 m (25 min.), ove si oltrepassa su ponte il torrente, che raccoglie le acque di diversi vallonetti.

Con larghe svolte, o con un paio di eventuali scorciatoie, si risale la costola che conduce al dosso di quota 1405 m (35 min.), ove termina il bosco e si lascia in alto alla propria sinistra una baita. Passato un piccolo rivo, si scende al verde pianoro di Prà del Rasour, 1395 m (40 min.).

Atraversato l'intero piano erboso, si giunge al Gias Sottano del Vei del Bouc, 1435 m (1 ora), con palina, ove sulla sinistra si trascura il sentiero che sale al Lago del Vei del Bouc. Qui termina anche la strada sterrata.

L'ampio sentiero, che prosegue sulla destra, assume il nome di M13 e, attraversando il torrente su un ponticello in legno, si sposta sulla sinistra idrografica del vallone. Passando nei pressi del Gias Colomb, 1445 m, si riprende a salire, gradatamente; nei pressi di una palina, 1500 m (1 ora e 25 min.), si lascia sulla destra il sentiero che risale al Bivacco Moncalieri. Si prosegue poi fino al Rio Pantacreus, 1530 m (1 ora e 30 min.) ove si guada su pietre. Si prosegue in ambiente di pascolo in mezzo a grossi massi, innalzandosi progressivamente dal torrente Gesso, fino ad abbandonarlo definitivamente, nei pressi di una palina, 1555 m (1 ora e 35 min.): Gias del Peirabroc.

Qui si volge decisamente a destra, lasciando sulla sinistra una diramazione che prosegue sul fondo del vallone. Più in alto le ampie serpentine si fanno maggiormente serrate ed il sentiero è sorretto dai muretti in pietra a secco che superano un costone roccioso a quota 1770 m. La mulattiera si addentra in un boschetto e conduce ad un piccolo corso d'acqua sorgivo, il Rio del Gias Sottano del Muraion, 1820 m (2 ore e 15 min.). Risalendo il pendio di arbusti, si oltrepassa un altro piccolo corso d'acqua, spesso asciutto, il Rio della Cascata Azzurra, 1925 m (2 ore e 30 min.). Si punta ore in alto verso l'evidente muraglione a secco sul quale poggia il sentiero: è questo il Passo Sottano del Muraion, 2030 m (2 ore e 50 min.).

Oltre il Passo il vallone diventa ampio ed aperto, 2050 m. Si passa un corso d'acqua sorgivo, la Fontana dell'Asino, 2070 m (3 ore), e si perviene in breve ai resti del Gias Soprano del Muraion, 2105 m (3 ore e 10 min.), anche noto come Gias dell'Asino. Proseguendo, il sentiero passa un altro ramo d'acqua, il Rio Pagarì, 2175 m (3 ore e 15 min.) con acqua non potabili. Un ultimo ramo d'acqua a quota 2235 m (3 ore e 35 min.), la Sarasvati Gesso, e ci si avvicina sempre più alla morena del Ghiacciaio del Peirabroc, sotto la quale si incontra il bivio di quota 2300 m (3 ore e 40 min.).

Trascurata ora a sinistra la traccia per il Lago Bianco o per il Colle dell'Agnel, si devia decisamente a destra. Si continua per serpentine, dapprima molto ampie, poi più fitte e più ripide. Il sentiero termina in prossimità di un grosso mucchio di pietre ben accatastate, sul quale è issato un imponente pennacchio.

A poche decine di metri, su un piccolo promontorio roccioso e dominato verso O dall'imponente parete N-E della Maledia, sorge il Rifugio Federici - Marchesini al Pagarì, 2650 m (4 ore e 45 min.).




Itinerari e sentieri nei pressi del Rifugio Pagarì a Villar San Costanzo

Itinerari escursionistici.

Passo di Pagarì (diff. E) 45 minuti

  • Cima Pagarì (diff. E) 30 min. dal Passo.

  • Pas du Lac Long (diff. EE) 15 min. dal Passo.

  • Lacs du Mont Clapier (diff. E) 30 min. dal Passo.

Lago Bianco dell'Agnel (diff. E) 1 ora e 10 min.

  • Colle dell'Agnel (diff. EE) 20 min. dal Lago

  • Collet West de la Charnassère (diff. EE) 1 ora e 30 min. dal Lago.

Laghi Bianchi del Gelàs (diff. E) attraverso il Passo di Pagarì 1 ora e 15 min.

  • Bivacco Moncalieri (diff. E) 30 min. dai Laghi


Ascensioni

Cima Pagarì (diff. E) attraverso il Passo di Pagarì 1 ora e 15 min.

Cima di Peirabroc (diff. PD sup.) attraverso il Passo di Pagarì 1 ora e 30 min.

Mont Rond (diff. PD) attraverso il Pas du Lac Long 1 ora e 45 min.

Caire del Muraion (diff. PD)
-attraverso il Canalino della Maledia 1 ora e 10 min.
-attraverso il Pas du Lac Long 2 ore e 10 min.

Cima della Maledia (diff. PD).
-attraverso il Canalino della Maledia 1 ora e 30 min.
-attraverso il Pas du Lac Long 2 ore e 30 min.

Cime del Lago dell'Agnel (diff. F) attraverso il Colle dell'Agnel 2 ore e 30 min.

Monte Clapier (diff. F) attraverso il Passo di Pagarì 2 ore e 30 min.

Cime de la Lusiére (dif. PD) attraverso il Pas de la Fous 4 ore e 30 min.

Cima Viglino (diff. PD) attraverso il Pas de la Fous 4 ore e 15 min.

Monte Gelàs (diff. PD)
-attraverso il Canalino della Maledia 3 ore
-attraverso il Pas du Lac Long 3 ore e 30 min.
-discesa dalla vetta su San Giacomo 4 ore.




Servizi e prezzi del Rifugio Pagarì a Villar San Costanzo


Listino prezzi sul sito Ufficiale: https://www.rifugiopagari.com