Rifugio Madonna della Neve


Rifugi Alpini in Italia >> Rifugi Alpini in Piemonte

Rifugio Madonna della Neve in Alta Valle Cervo


Tutte le informazioni sul Rifugio Madonna della Neve in Alta Valle Cervo

Aperto nel 1994, è posizionato quasi al centro topografico del sistema montuoso che costituisce il grande catino dell'alta valle Cervo. E' adagiato su due selle (le Selle di Rosazza), e affacciato sul torrente Cervo e sui comuni di Rosazza e Piedicavallo con un balcone (Balcun) naturale.

E' in quella posizione fin dal 1840, ultimo baluardo di un lembo di terra che nasce, a monte, dalla Punta della Gragliasca (2412 m. s.l.m.). Un panorama mozzafiato a 360 gradi, ad una quota relativamente bassa (1480 m. s.l.m.) ne fa' un luogo "unico". Un "rifugio" ideale per ritrovare la propria energia interiore, godendo del paesaggio sia diurno che notturno.



Rifugio Alpino Lago della Vecchia



Qui la natura è selvaggia e i pascoli, ormai non più utilizzati dai "valit", cedono il passo ad una vegetazione più alta, contro la quale combatte quotidianamente Alberto, il gestore del rifugio. La natura cancella tutto, ma intorno al rifugio sono evidenti le testimonianze del passato che raccontano come si viveva un tempo in queste valli. Dalle tecniche utilizzate per mantenere pulite le stalle, alla presenza dei "cruinit" buchi costruiti con le pietre all'interno della montagna, per stagionare i formaggi e conservare gli alimenti, protetti al loro ingresso da una porticina in legno anti-predatore!



Il rifugio, inoltre, è letteralmente attraversato da un'importante via montana, la Grande Traversata delle Alpi (GTA), che entra in valle Cervo a sud-ovest della Cima Tressone, sul Colle della Colma, per uscirne dal Colle della Mologna Grande, vicino alla Punta dei Tre Vescovi. E' gia l'ora del tramonto e nei mesi di giugno e luglio, il sole cala in modo suggestivo tra le cime che incorniciano il Colle della Vecchia chiudendo in armonia la giornata. Gli alimenti cucinati dalle abili mani di Roberto, il cuoco tuttofare del rifugio, hanno soddisfatto i vostri bisogni fisici mentre il paesaggio, la quiete e tutto ciò che vi ha circondato durante il giorno hanno soddisfatto i vostri bisogni psichici. Se volete godere di questo relax a 360 gradi, venite a trovarci per qualche giorno, sarete i benvenuti.

Piatti tipici e buon vino locale vi verranno offerti da coloro che vi accoglieranno. Le torte non mancano mai, così neppure le grappe e la buona compagnia



Come arrivare al Rifugio Madonna della Neve in Alta Valle Cervo

Per arrivare in valle Cervo uscita Carisio o Santhia sulla A4 Torino-Milano a seconda della direzione da cui si proviene. Seguire direzione Biella, in città seguire le indicazioni per Andorno (s.p. 100) e successivamente Piedicavallo. Per chi arriva a Biella in treno è possibile utilizzare l'autobus di linea dell'ATAP n° 16 che parte dalla stazione ferroviaria e arriva a Piedicavallo in un'ora circa.

Per arrivare al Rifugio Madonna della Neve alle selle di Rosazza esistono due itinerari :

Itinerario da Rosazza (882m-1480m):
Segnavia: mulattiera e sentiero E30, E32, GTA Da Rosazza seguendo il torrente Pragnetta fino a Desate. Dai pressi della chiesetta seguendo le indicazioni si esce dalle case e si prende una ripida mulattiera inizialmente delimitata da due muretti. Arrivati all'alpe Vernetto dopo un'ultima breve salita si arriva alle selle di Rosazza e quindi al rifugio.

Itinerario da Piedicavallo (1037m-1480m):
Segnavia: sentiero E40, GTA. Si parcheggia la macchina nel posteggio Ravere, si attraversa il torrente Cervo su un antico ponte di pietra e si svolta a sinistra verso i casolari della coda, ci si inoltra in un bosco di alti faggi fino a uscirne nei pressi delle baite dell'alpe Fornello (1060m), il sentiero prosegue in zona aperta ed è praticamente impossibile sbagliare strada, dapprima si incontreranno le baite diroccate dette il "Balcun", successivamente le selle di Rosazza e il Rifugio



Itinerari e sentieri nei pressi del Rifugio Madonna della Neve

L'ambiente in Alta Valle Cervo è rappresentato da un paesaggio di notevole valore naturalistico. La corona di montagne che la circonda offre una protezione alla valle caratterizzata da abbondanti precipitazioni, primaverili ed autunnali con estati fresche ed inverni non troppo freddi. In questa situazione microclimatica possiamo godere della diversità che caratterizza i vari ecosistemi presenti in questo territorio montano.

Possiamo incontrare boschi di castagno nella zona bassa, introdotti nel medioevo per essere utilizzati dalle genti come "albero del pane", dal quale trarre tutto il necessario alla sopravvivenza di base, sostituito in questo uso dal frassino nelle zone più elevate. Salendo più in quota il castagno lascia posto ad ampie pinete e faggete a volte miste, nelle quali convivono diverse specie di piante non troppo vecchie che indicano la riconquista e colonizzazione di zone anticamente utilizzate come prati - pascolo.

In questi boschi possiamo vedere la betulla insieme all'acero montano, agli abeti rossi e a parecchi esemplari di sorbo degli uccellatori, presenti anche tigli e frassini. Il sottobosco è vitale con moltissime piccole piantine, di nuova generazione mischiate a noccioli, ginestre, mirtillo, felci e fiori di vario genere come i ciclamini o le anemoni alpine.

La zona piu elevata, mostra una zona di passaggio, attraverso la felce aquilina verso l'antico prato - pascolo per arrivare alle vere e proprie praterie alpine. Qui possiamo incontrare il ginepro comune strisciante e in forma nana, mischiato a graminacee, juncaceae (erba lucciola), rododendri, lamponi, cespugli di rose, brugo, mirtilli e ontani verdi, anche loro di piccole dimensioni e presenti solo sulle alpi fino ai 2000 metri.

La presenza di piante erbacee più facilmente riconoscibili nel periodo di fioritura, anche se presenti per tutta la stagione rappresenta la voce di maggior peso in termine di numero di specie. Questo è un breve elenco di nomi riallacciabili a forme e colori che possiamo incontrare in questi ampi e ripidi spazi: Achillea a grandi foglie, aconito panicolato, salcerella, raponzoli tra i quali il raro pedemontanum, margherita alpina, giglio di S. Giovanni, non ti scordar di me, timo, arnica montana, linaria, ranuncoli, campanelle e diverse specie di genziane come la genziana di Koch.

Da non dimenticare la presenza di aree prettamente umide, laghetti, sassaie e zone rocciose ognuna caratterizzata da un suo equilibrio tra territorio specie vegetali ed animali. Gli animali più facilmente contattabili durante una passeggiata in valle cervo sono i numerosi insetti, soprattutto farfalle e cavallette nei pascoli, gli uccelli, tra i quali sono da segnalare alcuni uccelli di piccole dimensioni appartenenti al vasto gruppo dei passeriformi: cince dal ciuffo, picchi muratori, ciuffolotti e prispoloni. Come uccelli di medie-grosse dimensioni abbiamo vari galliformi, ghiandaie, cuculi e beccacce, picchi neri, corvi imperiali, l'aquila reale, la poiana, l'astore e vari rapaci notturni (Allocchi, civette, barbagianni, gufi comuni e reali). Infine possiamo incontrare camosci e caprioli, cinghiali, marmotte, scoiattoli e lepri e scoprire attraverso le loro tracce sul terreno la presenza di volpi, tassi.



Servizi e prezzi del Rifugio Madonna della Neve in Alta Valle Cervo

Rifugio Madonna della Neve
alle Selle di Rosazza
Alta Valle Cervo
Biella (Italia)

Per informazioni e prenotazioni:
Tel. 015 6097000