Regione dell'Italia
settentrionale, ampia 18.369 kmq e con
4.123.411 abitanti (2001; densità 224
ab./kmq), suddivisa in 7 province (Belluno, Padova, Rovigo, Treviso,
Venezia, Verona, Vicenza) e 582
comuni; città principale e caploluogo Venezia (363.062
abitanti). Si estende fra i fiumi SarcaMincio e Livenza, e fra
il Trentino-Alto-Adige e il mare
Adriatico.
Morfologicamente si distingue in una zona
alpina, una prealpina e una
di pianura, quest'ultima a sua volta
divisa in zona alta, bassa, sublagunare e lagunare.
La zona alpina è formata dalle Dolomiti con al centro la Marmolada (m
3342); quella prealpina da alcuni
altipiani, tra cui quello di Lessini,
che hanno la vetta più elevata nella Cima
Carega (m 2263) e che sono percorsi
da valli popolose e ben coltivate, e quello
di Asiago con Cima Dodici (m 2341); fanno parte di questa zona
prealpina anche il massiccio del
Grappa (m 1774) e le Prealpi
Bellunesi. Tra questi rilievi
prealpini e la zona pianeggiante si
allineano i colli vulcanici dei Berici ed Euganei e quelli morenici del Garda.
L'alta zona pianeggiante è quasi
del tutto monotona e arida; la bassa è attraversata da ruscelli provenienti
dalle risorgive; la lagunare e
sublagunare è stata acquisita dall'uomo
alle acque malsane e al mare, per cui
viene denominata «Olanda italiana».
Il clima è alpino nena zona montana e
mediterraneo lungo la costa; le
precipitazioni sono assai abbondanti e
diminuiscono procedendo verso il mare. La
neve cade abbondante nelle Dolomiti.
L'idrografia superficiale è ricca
con fiumi e canali navigabili, che
necessitano però di solerte cura, per
evitare alluvioni. I fiumi principali
sono l'Adige, la Livenza,
il Bacchiglione, il Brenta,
il Sile, il Piave; non
manca qualche buona idrovia.
La vegetazione è a boschi di
faggi e castagni, abeti, larici, pino
muschio, pascoli sulle Alpi; di tiglio
mediterraneo sulla zona prealpina, mentre
nella costa litoranea si riscontrano
formazioni a canneto e ad erbe steppose.
nelle zone collinari e pianeggianti
l'uomo ha introdotto la coltura dei
cereali, fòraggi, patate, frutta e
vigneti.
La fauna selvatica è stata quasi
del tutto soppiantata dagli animali da
allevamento. Particolare attenzione è
data alla pesca mediante
l'allevamento del pesce in valli lagunari
distribuite lungo tutto il Golfo di
Venezia.
Le risorse del sottosuolo sono
molto scarse; si possono solo ricordare
le piriti di Valle Imperina e
ligniti e i marmi del Vicentino, le acque
minerali e i fanghi degli Euganei e del territorio di Recoaro, e
ora anche il metano del Polesine.
Le risorse economiche principali sono
quelle derivate dall'agricoltura, ma
nella regione si segnala un' attività
artigianale e industriale efficiente.
Tradizionale è la lavorazione del
vetro a Murano e Venezia, dei merletti a Burano;
importanti sono gli impianti tessili a Schio,
Arsiero, Valdagno; notevoli i
prodotti dell'industria degli
elettrodomestici, della falegnameria,
della lavorazione del rame e del bronzo,
degli occhiali; in incremento le
industrie moderne degli zuccherifici,
delle leghe leggere, dei prodotti di
alluminio, dei concimi chimici. Molto
sviluppata è l'energia idroelettrica.
La popolazione vive ingrossi centri
urbani, e in forma sparsa nelle campagne.
Considerando che le zone montuose sono
scarsamente abitate, la densità è
notevole. Il Veneto ha un elevato indice
di natalità (17,2 %), in rapporto alle
altre regioni dell'Italia settentionale., e
famiglie considerevolmente numerose.
Questi due fattori congiunti provocano un
cospicuo movimento migratorio.