L'Emilia
Romagna è una regione in prima linea riguardo
salvaguardia della natura, con i suoi 13 parchi naturali, 12
riserve e una quarantina di aree ecologiche (più diverse
altre in corso di istituzione). Partiamo da Bologna,
passando per il parco dei Gessi, il bosco
della Frattona e concludiamo con il delta
del Po.
Quando la natura è spettacolo A sud di Bologna,
nella zona compresa fra il fiume Savena e lo Zena e il monte
Calvo (335 m), si estende il parco naturale dei
Gessi bolognesi e dei Calanchi
dell'Abbadessa comprensorio dalle
caratteristiche eccezionali: comprende
infatti le più importanti
riserve italiane di gesso
naturale, un grandissimo sistema di fenomeni carsici con molte
grotte sviluppate su più
livelli, e il meraviglioso complesso dei
calanchi nei dintorni del passo della
Badessa.
Grandi cristalli trasparenti sono presenti nelle grotte di gesso con
stalattiti di gesso, formate dall'evaporazione in età preistorica. Molte di queste cavità, come la grotta del Farneto,
sono state abitate dall'uomo
nella preistoria. Nelle valli dell'Acquafredda e di Ranzano, la vegetazione comprende: leccio, lillatro, alaterno
e osiride. Nel fondovalle vive una
flora tipica dei climi freddi, come la Isopyrum thalictroides e la felce
Cheilanthes persica. Nei territori più aridi la flora
è di tipo mediterraneo. La fauna è quella tipica dell'Appennino
emiliano.