In Emilia-Romagna di celebrano due feste che ricordano eventi
miracolosi: la prima, quella della Madonna
dei Fiori, si svolge la domenica in Albis.
nel 1600 l'Italia era devastata dalla
peste: la malattia arrivò in
Romagna, ma il comune di Castrocaro non fu contagiata. Si attribuì il
fenomeno alla protezione della Madonna,
alla quale la popolazione si
era rivolta. La popolazione del luogo in segno di ringraziamento volle
compiere una processione che, da allora, si ripete
ogni anno.
L'altra festa viene celebrata il
10 agosto a Cervia, nel giorno
di San Lorenzo. Si narra il mare di questo comune possegga
virtù miracolose come quella di guarire i mali.
La leggenda a Cervia racconta che
ad una ragazza
malata di malaria, il santo apparve in sogno dicendole di
fare un bagno nel mare lì vicino e che lei,
obbediendo, guarì. La notizia si sparse velocemente e da allora la gente va al
mare il 10 agosto per combattere,
o prevenire, le malattie.
La Festa dell'Ospitalità
La Festa
dell'Ospitalità è un po' il simbolo
dello spirito di questa terra che si tiene ogni
anno a Bertinoro (Forlì), nel mese di
settembre. E che sottolinea la tradizione
della colonna dell'ospitalità,
situata sulla piazza principale.
Si narra che in antichità, quando
a Bertinoro passava un forestiero, le
famiglie nobili del luogo bisticciassero per
ospitarlo. Per
far termnare le risse un conte allora
fece costruire, nel Trecento, una colonna
con tanti anelli quante erano le
famiglie nobili che abitavano nel paese: il forestiero,
quando giungeva nel comune, legava il cavallo a uno degli
anelli determinando cosi, senza
liti, chi dovesse accogliere il nuovo
arrivato.
Oggi durante la festa vengono invitati 12 ospiti
ufficiali (tanti quanti sono gli
anelli), che saranno ospitati dalle famiglie bertinoresi. Ma
anche i turisti che giungono a Bertinoro durante la festa possono ricevere ospitalità dalle famiglie o dai
ristoranti che si sono messi in lista. La
festa comprende anche sbandieratori, spettacoli e
un ballo finale.
Terra del Sole Il palio di Santa
Reparata a Terra del Sole, in provincia di Forlì è uno dei tanti palii che si svolgono
in regione. Due
borgate, quella Romana e
quella Fiorentina, si contendono
il palio risalente, all'8 ottobre 1549.
I
concorrenti sono preceduti da un corteo storico, e partono dai rispettivi
castelli raggiungendo la piazza d'armi,
luogo di gara. I giochi iniziano col tiro alla fune: sette
tiratori per squadra cercano di far
superare alla squadra avversaria la linea
di campo. A seguire la gara di tiro alla
balestra e l'esibizione degli
sbandieratori. Infine, cene
contradaiole e animazioni teatrali.
Ferrara
Il Palio
di Ferrara si corre l'ultima domenica di maggio in ricordo dell'incoronazione di Borso d'Este a duca
di Ferrara, avvenuta nel 1471. La manifestazione è molto suggestiva, perché la
città rinascimentale che fa da sfondo
alla corsa conserva
intatte le caratteristiche del periodo medioevali. Nel Medioevo le corse erano
famose perché vi partecipavano le
famiglie nobili coi cavalli delle loro
scuderie, come è possibile constatare dagli
affreschi di palazzo Schifanoia e dal fatto che lo
stesso Ludovico Ariosto, la citi nell'Orlando Furioso