Gallerie dell'Accademia


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Gallerie dell'accademia , Venezia



Gallerie dell'Accademia di Venezia, il tempio della pittura veneta





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nel corso dell'Ottocento si scelse quello che fu il convento dei canonici della carità per ospitare le collezioni di pittura veneziana e veneta che erano state raccolte dalla soppressione degli ordini dei religiosi di inizio secolo. Il convento venne ovviamente riadattato.


Al termine della Seconda Guerra mondiale, Carlo Scarpa provvide a riordinare le raccolte facendo un lavoro eccellente. Nella prima sala delle Gallerie dell'Accademia sono ospitate le opere di fine Trecento inizio Quattrocento.


Poi vi sono le sale ospitanti le opere del secolo XV, tra le quali Giovanni Bellini con la sua Pietà, del 1505, la Sacra Conversazione, del 1487, la Madonna in Trono e Santi, del 1487; quelle di Cima da Conegliano, con la Madonna dell'Arancio, la Deposizione, quelle di Andrea Mantegna, quali il San Giorgio. Nella sala delle opere cinquecentesche troviamo il nucleo più importante dell'intero complesso delle Gallerie dell'Accademia.


Qui troviamo le opere di Giorgione (La Tempesta, La Vecchia), di Paolo Veronese (Convito in casa di Levi, Sposalizio mistico di Santa Caterina), Lorenzo Lotto, (Ritratto di gentiluomo), Tiziano (Pietà), Tintoretto (Miracolo di San Marco, Trafugamento del corpo di San marco, Adamo ed Eva e Caino e Abele), Palma il Vecchio (Sacra conversazione).


Del Seicento e del Settecento sono esposte opere del Canaletto, Piazzetta, Solimena, Guardi, Ricci, Pietro Longhi. Tra le opere più rappresentative troviamo il ciclo di Sant'Orsola di Vittore Carpaccio, gli otto grandi teleri dipinti per la sala che custodiva le reliquie della Croce e la Presentazione di Maria al Tempio, di Tiziano.


Oltre all'Accademia, altre quattro istituzioni veneziane raccolgono i capolavori della pittura veneta: la Scuola Grande di San Rocco, il Palazzo Ducale, la Chiesa di San Sebastiano e la Scuola di San Giorgio degli Schiavoni.