A 30 km da Brescia troviamo la cittadina di Desenzano del
Garda. Territorio agricolo di
età imperiale ove ancora sono presenti i resti di una villa
romana sul lago, che
del III secolo d.C.
La sua
complessa struttura comprende un peristilio
con criptoportico su cui aprono
grandi ambienti, una zona termale,
una sala con tre absidi, un atrio, il giardino con ninfeo
che si affaccia su due stanze a forma di esagono. I mosaici
pavimentali sono di
pregiata eleganza: vi sono raffigurate scene di caccia e di
pesca, vivaci e
colorate figure geometriche ornamentali.
Nei locali vicini al ninfeo sono conservate parte delle pitture
sulle pareti. Il piccolo Antiquarium conserva i materiali provenienti
dagli scavi archeologici. All'interno del chiostro della chiesa intitolata a Santa Maria di Senioribus è presente il Museo
Archeologico G. Rambotti con
oggetti preistorici
raccolti nel territorio, tra i quali un
aratro in legno del 2000 a.C., una
falce in legno e strumenti
provenienti dalla cultura
della Polada di quel tempo.
Il sarcofago di Atilia Urbica conferma la presenza dei romani
nelle zone meridionali del Garda.
Nel buco dell'orso A Gavardo è presente il Museo Civico Archeologico in piazza San Bernardino dove sono sono
esposti uno scheletro di orso delle
caverne dell'ultimo periodo della glaciazione,
riesumato nel cosiddetto "Buco del
Frate", vasi
dell'età del Rame (2800 a.c. circa)
ritrovati sul monte Covolo, una
piroga (imbarcazione scavata in un tronco d'albero) del periodo. E
ancora: manufatti in ceramica, litici, di
legno e osso dell'età del Bronzo
emersi dal lago
Lucone vicino Polpenazze e
i corredi tombali della necropoli
di Salò.