E possibile visitare a Trieste, nella vecchia
stazione di Campo Marzio, il Museo
Ferroviario, che raccoglie la storia
del trasporto sui treni ed espone
locomotive a vapore, elettriche e diesel,
carrozze passeggeri, tram a cavalli ed elettrici.
Attraverso un trenino d'epoca vengono organizzati
anche giri intorno alla città.
Sempre a Trieste è presente il Museo
Postale e Telegrafico della Mitteleuropa,
che descrive il sistema delle
comunicazioni quando radio e
televisione non esistevano.
È diviso in settori: la posta, la
filatelia e la telegrafia. Vi è anche
riprodotto un ufficio postale di età imperiale
con i suoi arredi.
Prata di Pordenone
nel Museo della
Miniera di Prata di Pordenone sono ricorstruiti gli ambienti di lavoro di quando i Friulani erano emigravano all'estero per lavorare,
soprattutto in Belgio come minatori. Sono visibili la locomotiva, i
carrelli usati per trasportare il
carbone, fotografie e altra
documentazione.
Andreis
Il Museo dell'Artigianato e del Lavoro
Contadino di Andreis in provincia di Pordenone racconta il lavoro nei campi
e nei boschi: comprendendo attrezzi, prodotti
tipici, pantofoline nere
tradizionali, le "scarpetes",
ed oggetti d'osso come pettini e
tabacchiere.
Maniago
nel Museo della Lavorazione del Legno e
del Ferro e Museo della
Coltelleria di Maniago in provincia di Pordenone, sono riprodotte le tecniche di lavorazione del metallo e riproposte le arti per cui
sono famosi i coltellai maniaghesi. Vi
sono esposti gli strumenti
essenziali per il loro lavoro, compresa una
grande ruota azionata dall'acqua, stampi
e numerosi modelli di coltelli.
Spilimbergo
A Spilimbergo in provincia di Pordenone è presente la Scuola dei Mosaicisti del Friuli che ci fa
conoscere le tecniche usate dall'antichità ad oggi per realizzare i
bellissimi mosaici che rendono nota una località come Spilimbergo. Si può accedere inoltre nei i
laboratori ed osservare i
mosaicisti al lavoro.
Croci e delizie Il Friuli Venezia Giulia è una regione profondamente religiosa,
e vive di
tradizioni legate alla vocazione. Tradizioni
medioevali e liturgie si fondono in
un insieme molto suggestivo. Tra falò,
danze e colpi di spada, si svolgono le feste e le tradizioni in tutta la regione.
La messa dello Spadone Particolare rilievo è necessario dare alla Messa dello
Spadone, che si svolge nel giorno
dell'Epifania a Cividale del Friuli:
il sindaco porta con sé una spada,
sulla quale sono incisi il nome di Marquando
von Radeck, e la data del 1366,
anno in cui questi venne eletto Patriarca.
Il Patriarca in quel tempo governava sul
territorio e spesso doveva combattere; la spada dunque
era simbolo di difesa e benedizione.
La messa si celebra nel duomo di
Cividale con scenario
molto suggestivo: un diacono indossa, un grande elmo
con piume multicolori, afferra
lo spadone e lo alza al cielo in
segno di saluto verso i fedeli. La messa,
celebrata col rito romano, è
contornata da suggestivi canti e termina con la benedizione
impartita con la spada.
Sempre il 6 gennaio, a Gemona,
un corteo storico in
costumi medioevali procede accompagnando il
sindaco al duomo, dove ha luogo la messa. Durante le offerte il sindaco da
al prete una moneta antica, un
tallero d'argento riprendendo una tradizione
medioevale di incerto significato.
Tarcento Anche a Tarcento nel giorno dell'Epifania si svolge una festa di origine pagana. Alla sera un corteo di nobili, dame e
paggi, con le fiaccole,
attraversa la città. Seguono i popolani,
che portano i prodotti tipici del luogo.
Il Vecchio Venerando guida il corteo,
al quale si aggiungono i Re Magi. Ci si dirige verso il "pignarul
grant", il falò grande. Al accensione del "grande fuoco": si
accendono tanti altri "pignarui"
sui colli vicini, creando uno straordinario colpo
d'occhio. I
"pignarulars",
coloro che preparano e accendono i falò,
si sfidano poi in una "corsa dei
carri infuocati", per
aggiudicarsi il palio.
Muggia Famoso il suo carnevale: Carnevale di Muggia che ha origini nel lontano 1400. Due secoli più tardi comincia la tradizione del Ballo
della verdura, ancor oggi parte
integrante della festa. È questa
una danza a coppie, che si svolge
il giovedì grasso.
La domenica sfilano i carri
allegorici, preparati dalle Compagnie
del Carnevale. I carri e le maschere,
partecipano a un concorso, mettendo a
dura prova la giuria. Il lunedì si svolge la tradizionale Questua
delle uova, per la preparazione di un'enorme frittata di 20mila
uova e oltre tre quintali tra cipolla e
pancetta, cotta in una padella di tre
metri e mezzo di diametro.
Il mercoledì delle Ceneri si svolge infine il funerale
del Carnevale, con un bamboccio
bruciato e uno gettato in mare.
Zuglio Il giorno dell' Ascensione, Tutte le
croci delle chiese della zona di Zuglio, vengono addobbate con i nastri
delle spose dell'anno, e portate
in processione all'antica pieve di San Pietro in
Carnia, attraversando i sentieri che
portano alla cima. Quando si passa
di fronte alla croce della pieve, vengono
fatte inchinare per un bacio di
devozione e, successivamente disposte in cerchio
sul "prato dei vincoli"
dove vengono benedette.
Palmanova A Palmanova,
città-fortezza del 1593 si svolge per celebrare l'anniversario della sua
fondazione, un corteo
storico in sfarzosi costumi seicenteschi,
nello scenario delle antiche mura,
carosello di cavalieri, sfide tra i
borghi e omaggi ai nobili.