Le alture del monte di Portofino,
che separa il golfo Paradiso a
ovest da quello del Tigullio a
est, si estende verso il mare per tre
chilometri, con uno sviluppo
sulla costa di oltre 13 km. La sua punta massima è di 610 metri ed è
costruito da due formazioni
di sedimenti pietrosi, che ne caratterizzano
l'aspetto: un'alta e irta barriera rocciosa lungo la costa, che si
estende in alcune stupende insenature e golfi (San
Fruttuoso, Portofino), e oltre strati di calcare,
arenarie e argille, che calano
più lentamente di altura fino alle
spalle di Santa Margherita Ligure.
Il parco si sviluppa anche verso il settentrione a
est con cornice montuosa risalente il versante sud della val
Fontana buona e si conclude nei pressi
del comune di Chiavari, con paesaggi agricoli
che narrano e descrivono la storia dell'uomo.
Il monte di Portofino, nonostante sia
povero di acque per la sua stessa
forma, presenta una grandissima
varietà di vegetazione in maniera da farlo
apprezzare come un vero santuario della
natura. La sua
caratteristica fondamentale è l'esistenza di due
diversi tipi di vegetazione sui
rispettivi versanti.
Il versante a sud,
baciato dal sole, dal vento e umido comprende
formazioni con cespugli di
ginestra, cisto
femmina, timo, mentre sulle rocce a picco sul mare vivono
euforbia, alcune specie di Sedum,
valeriana rossa e la statice ligure.
A seguire una zona a macchia
mediterranea con alberi (orniello,
leccio, corbezzolo) e arbusti (lentisco,
mirto, fillirea, erica arborea,
asparago spinoso, ecc.), spesso insieme
a pino marittimo, domestico e di Aleppo.
Subito dopo compaiono boschi di castagno, con
erici e felce. Le zone più secche
accolgono la graminacea Ampelodesmos
mauritanicus, chiamata in queste zone "lisca",
che deriva dall'Atlante algerino, che
colonizzò le aree dopo gli incendi
molto frequenti nella zona.
Il versante a nord del
monte è coperto da bosco misto che
comprende castagno, quercia, orniello, carpino
nero, maggiociondolo,
nocciolo, agrifoglio, con sottobosco di
edera, vitalba. La popolazione ligure vi
ha poi introdotto cipresso, fico
d'India, agave, oltre a ulivo e vite. Fra le oltre 500
specie botaniche presenti sul monte di Portofino,
meritano particolare considerazione quelle
che vennero ospitate durante le
glaciazioni, come la Saxifraga
cochlearis, il cui ambiente naturale si
trova sulle alture delle Alpi Marittime,
e specie piuttosto rare come la serpentaria Dracunculus vulgaris e la Centaurea aplolepa lunensis, un tipo
di fiordaliso ligure.
La fauna comprende invece faina, volpe,
ghiro, donnola, riccio, scoiattolo, talpa, pipistrelloi. Fra gli
uccelli il picchio verde,
usignolo, e i rapaci
gheppio, barbagianni e civette. Molti
anche gli uccelli di passo presenti (il monte è
punto di ristoro attreverso diverse rotte
migratorie): airone, biancone,
germano reale, poiana, upupa, ecc. Sulle coste vi
sono alcuni gabbiani e le rondini
di mare.