La Festa di Santa Rosalia in dialetto "'u fistinu" si svolge tutti gli anni nel corso del mese di luglio a Palermo.
Le origini di questa celebrazione risalgono al 1624 quando la città di Palermo, martoriata dalla peste e la sua popolazione si affidavano invano alle sante protettrici della città: Santa Cristina,Sant'Agata, Sant'Oliva e Santa Ninfa. Durante la crisi, la leggenda narra che, l'allora poco conosciuta Santa Rosalia apparve ad un saponaio che si chiamava Vincenzo Bonello, indicando ove fossero le proprie spoglie e comandando che solamente se i propri resti fossero stati portati in una grande processione la peste sarebbe passata.
Le reliquie della Santa vennero effettivamente trovate nella grotta indicata dalla visione e il giorno 15 luglio l'arcivescovo seguito dal resto del clero, dal senato di Palermo e da alcuni cittadini importanti fecero una processione lungo le strade della città con i resti della santa. In pochissimo tempo la peste venne spodestata. Dal 1625 la Chiesa autorizzò quindi il culto, anche se Rosalia venne fatta santa solo il 26 gennaio 1630.
Il rito nel passato
Nel 1625 le reliquie della Santa vennero poste in uno scrigno di argento e vetro, custodito nel Palazzo Arcivescovile, e da quell'anno vennero portate in processione a luglio per ricordare il miracolo della peste, dando luce ad una tradizione che dura da tre secoli.
Ancora oggi il "festino" è una festa popolare che richiama in città migliaia di fedeli, turisti e curiosi, che consiste in mostre, spettacoli e concerti che cominciano i primi di luglio e terminano con le celebrazioni religiose del giorno 15 luglio. Tutti gli anni si sviluppa un tema diverso, mantenendo però fissa la storia del miracolo della sconfitta della peste.
La festa giunge al proprio apice nella notte del 14 luglio, con una processione solenne che parte dal Palazzo dei Normanni, lungo le vie del Cassaro sino al mare, passando presso la Porta Felice, seguendo un itinerario ideale dalla morte alla vita con la luce dei fuochi d'artificio sul litorale.
La processione, formata da un carro trionfale con su la statua di Santa Rosalia, trainato dai buoi, e con carri allegorici, fa uno stop dinnanzi alla Cattedrale, ai quattro canti (in cui il sindaco in carica depone dei fiori ai piedi della Santa gridando "Viva Palermo e Santa Rosalia!") e alla Marina, dove si svolge ogni anno un grande spettacolo pirotecnico accompagnato da musica eseguita dal vivo.
Accompagnano la processione canti di devozione in rima.
Il carro
Venne costruito nel '74 un carro di ispirazione settecentesca a forma di vascello, di dieci metri d'altezza e lungo nove trasportato da buoi. Da quel momento il carro rappresenta da solo un piccolo palcoscenico coreografico. Nel 2006 viene sostotuito da un nuovo carro, senza le classiche forme barocche passando ad una più semplice forma di imbarcazione con una vela singola di cristallo Swarowsky. Nel 2008 simbolo del carro trionfale sono le rose rosse.
Lo spettacolo
Dal termine degli anni 90 lo spettacolo, da semplice tradizione popolare, è diventato una rappresentazione teatrale vera e propria, con numerosi giochi di luce e danze acrobatiche, a rappresentare gli ultimi giorni della peste a Palermo. Lo spettacolo è itinerante, infatti dopo la rappresentazione nel capoluogo siciliano viene rappresentato in molte altre parti del mondo, in maniera tale da poter recuperare le spese affrontate per l'organizzazione del festino.
Tradizioni culinarie
Durante la festa si consumano molti cibi che fanno parte della tradizione popolare palermitana come per esempio la Pasta con le sarde , i babbaluci, lo sfincione, il polpo bollito,Calia e simenza e l'Anguria.
Programma del 388° Festino di Santa Rosalia dal 10 al 15 luglio
Itinerario processione: Uscita dalla Cattedrale (Chiesa Madre delle Chiese di Palermo) Corso Vittorio Emanuele, sosta in Piazza Marina con il tradizionale discorso dell’Arcivescovo, ritorno verso la Cattedrale, Corso Vittorio Emanuele, Via Maqueda, Discesa dei Giovenchi, Piazza S. Onofrio, Via Panneria, Via Judica, Via Gioiamia, Via Matteo Bonello, Chiesa Cattedrale, intronizzazione e reposizione dell’Urna Argentea, nella Cappella Reale e Senatoriale di Santa Rosalia.