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Città di Ragusa



Ragusa

Ragusa, Città e provincia

Città della Sicilia, con 55.751 abitanti, capoluogo di provincia, situata a 502 m di alt. su uno sperone proteso verso il fiume Irminio e delimitato da due «cave» (valloni profondi). La città consta di due nuclei principali: Ragusa, a Ovest, a maggiore altezza, con pianta geometrica, e Ragusa Ibla, più a Est, ai cui piedi scorre il fiume, con pianta molto irregolare. Fino al 1926 costituirono due comuni distinti, in seguito avvenne l'unione e la costituzione a capoluogo di provincia.

Successivo è lo sviluppo del quartiere circostante la stazione. Nel territorio comunale, ampio 430 kmq e con 61.805 abitanti (57.311 nel 1991), giacimenti di calcari asfaltiferì (raffinerie di bitume) e di petrolio, collegati con oleodotto alle raffinerie e al porto di Augusta.

Storia. L'attuale Ragusa Ibla fu possesso dei Bizantini, cadendo poi in mano araba nell'848. In epoca normanna fu feudo di Goffredo, figlio del conte Ruggiero e rimase in mano alla famiglia fino alla conquista aragonese. La città fu poi successivamente dei Chiaramonte, degli Enriquez. dei Sylva-Mendoza.

Urbanistica e Monumenti. Il terremoto della fine del '600 ne mutò il volto urbanistico facendo sviluppare la città nuova settecentesca, a planimetria regolare, in alto e collegandola alla città vecchia con una grande scalinata. Vi si trovano l' antico castello Santa Maria delle Scale, trecentesca, l'antico ponte dei Cappuccini; fra i numerosi edifici barocchi, notevole la chiesa madre.


Diocesi di Ragusa. Dal 1950 fu unita aeque principaliter a Siracusa, e da essa separata nel 1955.

Provincia di Ragusa. Ampia 1614 kmq e con 255.047 abitanti (2005; densità 158 ab./kmq), è divisa amministrativamente in 12 comuni. Si estende sul versante Sudovest degli Iblei e su quello Sud degli Erei.

L'agricoltura, basata su grano, orzo, lino e cotone, è la maggiore attività economica. Notevole l'industria estrattiva di petrolio e calcare bituminoso, con attive raffinerie di greggio.