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Storia delle Marche


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Marche, tra barbari e visigoti

La terra marchigiana, sin dall'antichità abitata dai piceni, conserva tracce di queste origini nei suoi musei. L'età romana dispone di testimonianze ben più fornite e in grado di far comprendere quanta storia sia passata da qui.

In un itinerario ideale che segua le tracce delle dominazioni passate nelle Marche, occorre partire da Ancona, con i suoi svariati musei, per proseguire verso Sud, con gli scavi di Helvia Ricina, a Macerata, gli scavi di Septempeda, presso San Severino Marche e, infine, quelli di Urbs Salvia, presso Urbisaglia.

Giungendo a Porto Recanati, a soli 28 chilometri dal capoluogo di Regione, ci si può spingere fino alla Valle del potenza. 23 chilometri a sud di Macerata troviamo, a Villa Potenza, le rovine di Helvia Ricina.

Macerata porta i segni delle varie dominazioni delle popolazioni storiche e potenti. Fondata dai romani, dalla tribù Melina in particolare, venne ingrandita ed edificata sotto il periodo di Traiano, per poi essere distrutta completamente dai Visigoti nel XXI secolo. Il teatro, risalente al II secolo d.c., conserva alcune rovine ben conservate e visibili.

Un acquedotto, un tratto di basolato dell'antica strada che congiunge a Septempeda sono rimasti tuttora di a testimonianza di quell'epoca. Dopo l'abbandono della popolazione, questa si spostò di qualche chilometro per fondare l'odierna Macerata.