Località Turistiche nel Lazio


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Località Turistiche della Regione Lazio



Viterbo e Castellana

Viterbo, Montefiascone e Castellana

La regione Lazio è sede di insediamenti molto antichi che forniscono ai visitatori degli itinerari culturali di grande interesse storico. Dalle acropoli di origine pre-romana, fino ai reperti ed alle costruzioni estrusche e romane, si possono notare le magnificienze architettoniche di queste civiltà antiche.

Proseguendo con gli edifici medioevali, le dimore dei pontefici sempre più magnifiche man mano che ci si avvicina al Rinascimento, spesso opera dei più grandi artisti del tempo. Tutto testimonia quanta cultura, storia e grandezza ha risieduto e si è espressa nel Lazio.

La città di Tuscania, di origine etrusca, è attualmente denominata Viterbo. Posta su sette colli, proprio come Roma, comprende ancor oggi la cinta muraria, il colle di San Pietro ove sorge l'antica acropoli, a sud della città. In epoca romana Tuscania era un centro importante, crocevia di commerci e di cultura, successivamente decadde fino a quando non venne inserita nel patrimonio pontificio, nel 787.

In questo VIII secolo infatti, viene fatto risalire l'impianto sul colle delle grandi chiese di San Pietro e di Santa Maria Maggiore, edificate sulle rovine di templi arcaici, rimaneggiate poi nel XII secolo. San Pietro sorge in piena campagna, in cima al colle, con la sua abside fortificata che fungeva da luogo di controllo per la difesa del territorio. Il recinto davanti alla facciata è delimitato da due grandi torri, proprio sulla destra del Palazzo Episcopale.



E' formata da tre portali, una loggetta pensile ed un rosone in marmo la facciata in pietra del palazzo. Chiari influssi di maestranze lombarde. Internamente, si ergono tre navate, con un pavimento di pregiata fattura. Nella cripta si ergono delle colonne di spoglio. Santa Maria Maggiore, la cattedrale antica della città, è stata edificata più in basso, venendo quasi sopraffatta dalla torre campanaria, con una facciata in petra aperta da tre portali di cui quello centrale, in marmo bianco, ha una decorazione raffigurante delle storie sacre. Nell'interno, a tre navate, pergamo di influsso longobardo, e nel presbiterio un ciborio gotico.

 

Sul ciglio del cratere vulcanico nel quale è situato il lago di Bolsena, si erge il profilo di Montefiascone (Viterbo), delimitato dalla rocca e dalla cupola del duomo. Famosa per il suo moscato chiamato "Est! Est!! Est!!!" (il nome si deve all'esclamazione del segretario di Giovanni Fugger, sempre in cerca di buon vino), Montefiascone fu territorio etrusco, quindi romano, soggetto poi alle lotte comunali fino al dominio pontificio. Il nucleo antico è sviluppato intorno alla rocca edificata sulla parte più alta del rilievo. Lungo le vie erte prospettano eleganti palazzi, alcuni dei quali opera del Vignola e del Sangallo. Il duomo, dedicato a S. Margherita, eretto in epoca rinascimentale, su progetto del Sanmicheli, ha una grande cupola dovuta a Carlo Fontana. Ai piedi del borgo la chiesa di San Flaviano, romanica, insolita per l'architettura costituita da due chiese sovrapposte collegate da scale. Nell'edificio inferiore, capitelli e affreschi del XIV secolo.

Insediamento di origine falisca consolidatosi in epoca etrusca e quindi romana, Civita Castellana (Viterbo) ebbe un particolare rilievo in epoca medioevale, testimoniato dalla presenza di edifici pubblici e religiosi. Tra questi, notevole è il duomo, dedicato a S. Maria, che si erge in cima ad una scalinata. Costruito nel 1210 da Jacopo di Lorenzo e dal figlio Cosma, ha la facciata caratterizzata da un portico antistante con un grande arco centrale decorato da mosaici che inquadra il portale centrale. Nell'interno, ampliamente rimaneggiato, resta dell'antica struttura il pavimento cosmatesco, mentre l'altare maggiore è costituito da un sarcofago paleocristiano.

Entrata a far parte del patrimonio della Chiesa nel 1357, Civita Castellana fu in seguito affidata al cardinale Rodrigo Borgia (futuro papa Alessandro VI) che la dotò della poderosa rocca difensiva opera di Giuliano da Sangallo. La fortificazione, ideata per le nuove tattiche belliche con armi da fuoco, è una costruzione pentagonale alla quale fu aggiunto il mastio ottagonale, opera di Antonio da Sangallo il Vecchio, sotto il pontificato di Giulio II. La rocca fu concepita nella duplice funzione di difesa e di residenza: è infatti dotata di particolari architettonici raffinati come la decorazione del portale d'accesso e del grande cortile interno circondato da portici affrescati dagli Zuccari.