A Roma si può andare anche alla
ricerca di ghiotti souvenir gastronomici.
Seguendo un itinerario ideale e circolare si
toccano i centri della cosiddetta Via
dell'Olio dei Castelli Romani, a
sudest di Roma, in un'area
vitivinicola di antichissima tradizione.
Da Roma, la gastronomia.
Riservate al Colosseo, alla fontana
di Trevi e a piazza di Spagna
un altro momento. Questa volta andate
alla ricerca dei beverelli (budelli suini lavati, conditi, messi ad
asciugare al fuoco, e lasciati stagionare
fino a un mese in ambiente fresco) e
della corallina romana (preparata con spalla di maiale macinata
e lardelli tagliati a mano).
Prima di lasciare la capitale,
fate una rapida incursione a Monterotondo,
per acquistare dalle aziende agricole
locali l'eccellente olio
extravergine d'oliva Sabina (l'olio viene venduto sfuso, perciò
munitevi di tanica!).
Lasciata Roma in
direzione sud, sulla via Appia,
si oltrepassano Castel Gandolfo e Albano Laziale per raggiungere Ariccia, città latina di
antiche origini, nota per il bel
complesso di piazza della Repubblica,
opera seicentesca del Bernini, e per la porchetta,
maialino di sei-sette mesi disossato,
privato di spalle e cosce e condito con
sale, pepe, vino bianco, aglio, rosmarino
e peperoncino, e cotto in forno (sagra a
settembre).
3 km a sud di Ariccia si incontra Genzano,
famosa per l'Infiorata, che si tiene il
giorno del Corpus Domini, per i vini
Doc Colli Lanuvini biancoe
amabile e per il pane
casereccio di Genzano: solo
farina, sale, lievito naturale e acqua
per un pane di grande qualità, che ha
ottenuto l'Igp europea.
Da Genzano ci si sposta a Velletri (la km). Dopo la visita
al centro storico, ricco di bei
monumenti, ci si può dedicare ai
pregevoli prodotti della terra: l'ottimo olio
extravergine d'oliva e i fragranti
ortaggi; famosi soprattutto i carciofi,
cui è dedicata una festa, laCarciofata (10 maggio).
Senza dimenticare, naturalmente, che
siamo nella Doc Velletri (festa dell'uva e del vino la seconda
domenica di ottobre) i cui vigneti si
estendono a sud fino al comune di Cisterna
Latina.
Una sosta a Nemi (6,5 km)
consente di ammirare, dalle terrazze del
rinascimentale palazzo Ruspoli, il
piccolo lago vulcanico circondato da un
verde paesaggio. Se è stagione, potete
gustare le rinomate fragoline di
bosco di Nemi (festa il 10
giugno), che sono spesso vendute assieme
alle violette, altra risorsa locale.
A 9 km ecco Marino: anche
qui ottimo pane casereccio e un vino Doc, il Marino .
Ultima tappa a Frascati (circa 8 km), con le belle ville immerse
nei parchi e il sito archeologico di
Tusculum, che fu raffinato luogo di
villeggiatura degli imperatori romani;
piacevoli soste per degustare il Frascati
Doc nelle sue terre d'origine e
assaporare i robusti piatti della cucina
locale
Da Palestrina a Bassiano (Salumi
e pane casereccio) Sulle tracce di rari salumi e di
altri prodotti tipici in una zona ricca
di attrattive, non soltanto
enogastronomiche.
Il viaggio inizia a Palestrina dove, con un po' di fortuna, riuscirete
ad assaggiare le coppiette di
cavallo, tipico e ormai raro salume
dei Castelli Romani, a base di
carne magra di cavallo tagliata a
strisce, condita con sale, pepe e
peperoncino, che tradizionalmente si
lasciava appeso alla cappa del camino a
maturare e che si consumava poi nel giro
di pochi giorni.
Cori, meta consigliata
non soltanto per i vini (Cori Doc, Castelli Romani Doc).
Altri validissimi motivi d'interesse
sono, oltre alla visita dei siti archeologici,
il prosciutto cotto alle erbe, la porchetta, i
formaggi, i fragranti
prodotti da forno (pane
casereccio, mostaccioli e altri dolci tipici).
Da Cori a Cisterna
Latina (15 km), per
"tuffarsi" in un virtuale
carrello dei formaggi: la mozzarella
di bufala, il pecorino
romano, il cacioricotta e lo scacione (formaggio
fresco di latte vaccino tipico della
zona) meritano tutta la vostra
attenzione.
Da Cisterna si parte alla
volta di Bassiano (22,4 km).
Sulla strada si consiglia di programmare
una sosta ai bellissimi giardini di Ninfa
(aperti al pubblico il primo week end del
mese da luglio a ottobre). A Bassiano si
fa infine conoscenza con il prosciutto
locale, una prelibatezza dal
gusto aromatico, ottenuto grazie al
trattamento con una salsa di vino bianco,
aglio e pepe.