Bari


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Città di Bari


Bari

Bari città e provincia

Città e porto della Puglia sul mare Adriatico e capoluogo della provincia omonima e del comune, con 339.000 abitanti, situata a 5 metri di altezza; l'intero territorio comunale, ampio 116,03 kmq, conta 312.023 abitanti (357.274 nel 1991). E' la città più popolosa, dopo Napoli, dell'Italia meridionale e il maggiore centro d'attrazione dell' attività della Puglia e di parte della Basilicata. Il porto ha importanza per l'attracco di navi cisterna, che importano petrolio grezzo dal Medio Oriente; per il resto, il traffico è molto limitato.

L'incremento demografico e industriale rapidissimo è dovuto alla trasformazione agraria della provincia e all'affermarsi di numerose industrie locali, specialmente vinicole e olearie, della raffinazione del petrolio, del pastificio, delle conserve alimentari, della siderurgia e della metallurgia, eccetera.

Vi è una importante manifattura di tabacchi. Dal 1930 prosegue, annualmente, la Fiera del Levante con lo scopo di incrementare i legami commerciali fra l'Italia e i paesi del Mediterraneo orientale.

Bari si trova sulla linea ferroviaria litoranea (Pescara-Foggia-Brindisi-Lecce) alla quale si innestano le linee per Taranto e altre minori, e possiede un aeroporto di traffico civile, collegato con Roma, Brindisi, Tirana e una università, la terza in Italia per numero di studenti.

Urbanistica e monumenti. Dal punto di vista urbanistico vi si riconoscono tre parti distinte: la prima, a forma triangolare, comprendente la città vecchia, caratterizzata da vie strette e irregolari, la quale raccoglie tutti i più importanti edifici e resti medievali; la seconda, trapezoidale, formatasi dal 1813, dopo il decreto di G. Murat autorizzante la costruzione di un borgo oltre l'antica cinta delle mura, e nettamente delimitata dal corso Vittorio Emanuele II che segue il tracciato di queste; la terza, infine, di recente formazione, costituita dalla zona industriale.

Scarsi i resti dell' epoca greca e romana: i più importanti monumenti di appartengono al Medioevo La basilica di San Nicola, iniziata nel 1087, consacrata nel 1197, e recentemente rcstaurata, è il prototipo dell' architettura romanica in Puglia. Ha una solenne facciata tripartita da lesene e fiancheggiata da due torri campanarie mozze, con un bel portale. L'interno è a tre navate scompartite da colonne e pilastri. Un ciborio del secolo XII conserva incastonato uno smalto, forse limosino, del 1193; mentre assai notevole è una sedia episcopale d'artista pugliese (1098 c.).



La cripta, consacrata nel 1089, contiene l'altare di San Nicola con i resti del Santo. Davanti alla basilica si apre il portico dei Pellegrini, recentemente ricostruito, con frammenti di sculture bizantine, romaniche e rinascimentali.

Più rècente la cattedrale, edificata nella seconda metà del secolo XII, con una grande rosa sulla facciata e un finestrone, capolavoro della scultura pugliese del secolo XII. La chiesa di San Gregorio, del secolo XI, ha un bell'interno diviso in tre navate su colonne dai capitelli molto notevoli. Il più recente, fra gli edifici medievali di rilievo, è il castello, eretto da Federico II (1233-1240) su precedenti fortificazioni normanne e completato di possenti baluardi nel Cinquecento.

Poco resta dell'età gotica (chiesa di San Francesco e chiostro) e del Rinascimento; più frequente ma mediocre l'architettura dei secc. XVII-XVIII.

La pinacoteca provinciale ospita opere di scuola veneta (A. Vivarini, Tintoretto, Giambellino, P. Bordone, P. Veronese), di scuola bolognese ed emiliana (G. Reni, Guercino, L. Carracci, D. Dossi, Garofalo) e di scuola napoletana (S. Rosa, L. Giordano, G. Bonito, M.-Preti, F. Solimena). Di arte napoletana del '700 un gruppo di figurine da presepe. Completa il museo una raccolta di pittori meridionali dell'Ottocento.

Il museo archeologico provinciale consèrva antiche testimonianze dal paleocristiano all' età romanica.

Provincia di Bari. Ampia 5129,23 kmq, e con 1.293.213 abitanti (1.351.288 nel 1991); è costituita in gran parte dall' altopiano collinare delle Murge, declinante verso il fertile litorale.

Grande incremento agricolo ha dato la sostituzione di prati, boschi e seminativi con oliveti, mandorli, ortaggi e viti da vino e da tavola e l'organizzazione di un sistema d'irrigazione (specialmente con l'escavazione di pozzi), neutralizzante la naturale aridità estiva. Il terreno carsico ha formato le celebri grotte di Castellana, scoperte nel 1938 dal prof. F. Anelli, costituenti viva attrazione turistica. Consta di 48 comuni.