Perugia e Spoleto


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Perugia e Spoleto, arte in Umbria


Fontana Maggiore

Da Perugia a Spoleto, l'arte umbra

La città di Perugia nasce alla fine del VI secolo a.c. per fondazione da parte di una popolazione umbra ed etrusca; intorno al II sec. a.C., venne cinta da una cerchia muraria, di tre chilometri di lunghezza conservata in parte ancor oggi. Vennero costruite sette porte di accesso alla città, ma due ne rimangono: il cosiddetto arco di Augusto, affiancato da due alte torri quadrangolari e coperto da un arco più piccolo; la torre di sinistra è ornata da un loggiato cinquecentesco.

La porta Marzia, ricostruita in età rinascimentale, nella parte alta dell'arco ha una galleria retta da quattro pilastri, da cui si possono scorgere Giove al centro e i Dioscuri sui lati.

in località Palazzone, si trovano diverse tombe etrusche scavate nel tufo che riproducono l'ambiente domestico di quei tempi. Cipogeo dei Volumni è la più famosa; è stata costruita nel II secolo a.c. e nell'ultima stanza conserva le urne della famiglia del magistrato Arunte Volumnio, raffigurato disteso sul coperchio. La tomba è sorretta da una base con decorazioni con figure di demoni femminili (le Lase) che sono a fianco della porta degli Inferi.

nel Museo Archeologico dell'Umbria sono raccolti oggetti di importanza fondamentale.

Spello (Ai veterani di Cesare)
Spello è una località abitata fin dal VII secolo a.c., affidata verso il 40 a.c. a una colonia di veterani di Giulio Cesare che la nominarono Hispellum. La cinta muraria di due chilometri, è conservata quasi integralmente, costruita con blocchi di calcare locale lungo la collina. Sono presenti cinque porte, fra le quali la porta Venere, con tre torri laterali; la porta Urbica; la porta Consolare.

La piazza del foro è sostenuta da un robusto terrazzamento. Nei dintorni del borgo sono presenti i resti di un anfiteatro, di un teatro, di un complesso termale e di un probabile tempio che nasceva come santuario delle popolazioni locali del IV secolo d.C.

Fonti del Clitunno
A Trevi nei pressi di Foligno e, sono presenti le Fonti del Clitunno, luogo mitico in antichità, ricordato da poeti quali Plinio il Giovane e Virgilio, a Byron e Giosuè Carducci e riprodotto da pittori, quali Poussin e Corot.

La sorgente del fiume nasce da palle che formano un laghetto in un paesaggio naturale suggestivo, anche al tempo degli Etruschi e Romani. Nelle vicinanze venne innalzato un tempio in onore del dio delle acque Clitunno, famoso per i suoi oracoli. Nel V secolo d.C. la costruzione venne conglobata nella chiesetta di San Salvatore, che conserva la facciata a quattro colonne.

Spoleto (Festival e monumenti)
Spoleto è una città ricca di monumenti antichi, resa ancor più famosa dal Festival dei Due Mondi. Le sue origini risalgono al IV secolo a.c., periodo al quale risale parimenti la costruzione della cinta muraria, costruita in grandi blocchi e di pietre quadrate di età romana, relative alla colonia latina di Spoletium.

nella parte a sud del perietro murario si apre la porta di Monterone, formata da un semplice arco. L'arco di Druso e Germanico, del 23 d.C., permette l'ingresso al foro romano attualmente la piazza del Mercato, ed ha nella parte alta un l'iscrizione dedicata ai due figli dell'imperatore Tiberio. nella chiesa di Sant'Ansano è stata inglobata parte di un tempio, mentre sottostanti il palazzo municipale vi sono i resti di una domus del III secolo d.C., con pavimenti a mosaico.

Il teatro è il monumento di età romana più significativo di Spoleto, costruito a ridosso della cinta muraria, rivestito in blocchetti calcarei risale alla fine del I secolo d.C. e quasi completamente recuperato. All'esterno delle mura vi sono i resti dell'anfiteatro, trasformato in fortezza nel VI secolo; era molto grande (120 metri per 80). I resti del ponte romano detto "Sanguinario" sono presenti sul tracciato dell'antica via Flaminia.