Il Colosseo


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Il Colosseo di Roma



Il Colosseo di Roma venne realizzato prosciugando il lago che vi era al suo posto, tra i colli Palatino, Esquilino e Celio. L'opera venne costruita in mattoni e rivestita di travertino. L'altezza dell'edificio è di 48,5 metri, su una superficie di 19.000 metri quadrati.


Il primo piano è realizzato con semicolonne, per un'altezza di 10,5 metri; il seondo è alto 12,5 metri ed è realizzato mediante colonne ioniche mentre il terzo piano ha un'altezza di 11,6 metri con colonne corinzie. L'ultimo piano è in muratura con finestre. Nel quarto piano ci sono i fori che sostengono le travi del velario.

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Il Colosseo era noto anche come Anfiteatro Flavio e venne costruito per volontà di Vespasiano, che volle celebrare la grandezza del suo impero. Venne inaugurato da suo figlio, Tito, nell'80 d. C.. Il Colosseo deve il suo nome ad una statua di bronzo alta ben 38 metri e chiamata Il Colosso, posta presso la Domus Aurea, che Nerone volle far realizzare a sua immagine. La statua fu spostata da Adriano ed in seguito modificata per assumere le sembianza degli altri imperatori che si sono succeduti.


Il progetto del Colosseo venne eseguito da Rabirio (o da Gaudenzio) ed era nato per ospitare i combattimenti tra i gladiatori. Non solo, spesso era teatro di esecuzioni capitali e di spettacoli vari.


La capienza del Colosseo era di 80.000 persone, che seguivano appassionati i combattimenti di lunga durata. L'anfiteatro fu sede anche di assurde persecuzioni ai danni dei Cristiani, che spesso ivi venivano massacrati. I massacri, così come i combattimenti tra i gladiatori vennero aboliti dall'imperatore Costantino, nel momento in cui proclamò il Cristianesimo quale religione ufficiale del'impero.




A quel punto, terminati gli spettacoli, il Colosseo divenne un cimitero, poi una fortezza denominata Frangipane ed infine ridotto ad una cava per la raccolta di materiali da costruzione. Soltanto l'intervento di Papa Benedetto XIV pose fine allo stato di abbandono del Colosseo, nel frattempo danneggiato da intemperie, incendi e terremoti, ordinandone la preservazione e concrandolo alla Via Crucis. Ciò avvenne tra il 1675 al 1758.