Divisa in due parti, il borgo
di Piazza alto sul Monteregale, e Breo agli argini dell'Ellero, Mondovì in provincia di Cuneo conserva la struttura medievale
originale.
Il centro della città risale all'XI
secolo, ma la sua ricostruzione ed organizzazione
si sviluppa principalmente nel tardo Medioevo, periodo nel quale
la città si protrae verso il basso fino al
torrente.
Mondovì nel XV secolo
passa sotto il dominio Savoiardo e
conosce un periodo di immenso splendore
nel XVI secolo, quando diventa la
città più popolata di tutto il Piemonte.
L'aspetto odierno della Piazza si deve alle
trasformazioni settecentesche ad opera
dell'architetto Francesco Gallo, nato proprio a Mondovì, che fu uno dei
principali esponenti del Barocco
piemontese, che sull'
impianto originario medioevale costruì numerosi
edifici: il collegio Vescovile, la chiesa e il convento di
San Filippo, la
chiesa di Santa Chiara, la chiesa della
Misericordia, l'ospedale di
Santa Croce e la
cattedrale di San Donato.
A pochi chilometri da Mondovì è presente, il
santuario della Madonna di Vicoforte,
costruito nel 1596 su progetto di Ascanio
Vitozzi, con un'elegante cupola
ellissoidale.