Carnevale in Calabria


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Eventi del carnevale in Calabria

Le sfilate di Carnevale in Calabria, una tradizione che si ripete ogni anno.

Il programma del carnevale in Calabria.









Carnevale in Calabria

Nei giorni del Carnevale ogni persona mette da parte le proprie angosce e i propri problemi e si abbandona al divertimento più sfrenato. Molti sono i cortei mascherati che vengono organizzati in questi giorni con sfilate di carri allegorici e feste in maschera.

Attualmente le manifestazioni carnevalesche sono un simili ovunque; il loro scopo è quello di divertire il pubblico e mettere in mostra l’abilità e il gusto dell’artigianato locale che viene espresso nei carri sempre più fantasiosi, nelle maschere variopinte e nei costumi. La maestosità e lo sfarzo che domina il periodo di Carnevale ha fatto però dimenticare che è il suo reale significato. Sono pochi quelli che ravvisano in questa festività un periodo di cambiamento e una fine-inizio d’anno che con la Quaresima introduce alla Pasqua. nella cultura popolare calabrese il Carnevale si trasfigura in un fantoccio, subendo quindi un processo di personificazione.

Una struttura consolidata dalle comunità calabresi della vicenda del personaggio “Carnevale”, considerando che comunque esistono molte di varianti. UIl personaggio Carnevale consuma un enorme pasto fino all'indigestione. Un parente ne dà notizia al pubblico. Si chiamano i Medici. Carnevale morente fa il proprio testamento al Notaio e chiede il perdono al Prete. Morto Carnevale, Coraìsima, sua moglie, piange il marito defunto. Tutti piangono Carnevale e infine al “fantoccio” viene dato fuoco in piazza. Alla morte di Carnevale segue il funerale.

Con questa nenia funeraria si piange il morto per inneggiare alla vita. Il Carnevale segna il termine dell’inverno, periodo di fame e di stenti, per lasciare il posto alla primavera in cui il mondo si risveglia per dedicarsi a quelle attività produttive che portano ricchezza in tutte le famiglie. Come se la comunità giocasse alla morte, in un rituale che porta alla via della liberazione. Morte che giunge per eccessi alimentari a base di salsicce, sopressate e frittole facendo ritornare nella mente dei popolani antichi sogni di abbondanza. Proprio in un tempo in cui ci si nutriva con alimenti di fortuna e l’approccio con la carne avveniva solo nelle feste comandate, il “fantoccio Carnevale” circondato da un enormità di cibo rappresenta le aspirazioni di un popolo distrutto dalla miseria.

Particolare è il pianto di “Coraìsima” che, listata a lutto, piange lo sposo strappandosi i capelli con urla strazianti. Dopo la morte del marito, rispetterà un digiuno di quaranta giorni fino al lunedì di Pasqua


Carlo Grillo
(Presidente As. Cult. "Calabria Logos" per la rivalutazione delle tradizioni popolari calabresi)