Rifugio Gardeccia Hutte


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Rifugio Gardeccia Hutte in Valle del Vajolet


Tutte le informazioni sul Rifugio Gardeccia Hutte in Valle del Vajolet

Storico rifugio nella bellissima conca di Gardeccia lungo la valle del Vajolet, immerso tra verdi prati e boschi, circondato dal Gruppo del Catinaccio, Torri del Vajolet e Dirupi del Larsèc.

Situato a metà circa della Valle di Fassa nel comune di Pozza di Fassa. Troverete un paesaggio mozzafiato e Re Laurino che vi aspetta per portarVi nel suo regno incantato.



Rifugio Gardeccia Hutte in Valle del Vajolet



Rifugio circondato da: Gruppo del Catinaccio, Torri del Vajolet e Dirupi del Larséc. Comodo rifugio alpino nel cuore del Gruppo del Catinaccio, dispone di 43 letti suddivisi in 20 camerette in perfetto stile alpino, sobrio, che permette di passare qualche giorno in alta quota. La cucina, curata da Mario, vi farà gustare il meglio della tradizione locale e tutto potrà essere accompagnato da una buona birra o da un bicchiere di vino trentino consigliato da Marco.

Per le giornate di sole non c’è pericolo di annoiarvi, siamo circondati da passeggiate, ferrate ed arrampicate per tutti i gusti, nel cuore del Gruppo del Catinaccio, per i più piccoli ci sono prati, boschi ed un piccolo ruscello dove poter giocare in tranquillità.



Quando piove, una biblioteca ed una piccola videoteca di montagna vi permetterà di aspettare il bel tempo tranquillamente in rifugio. Ad ogni modo non fatevi spaventare da un po’ di pioggia e tanto meno dalla neve. La montagna è bella anche con il brutto tempo.



Come arrivare al Rifugio Gardeccia Hutte in Valle del Vajolet

Accessi invernali:

Da Pera di Fassa si sale in macchiana fino a Monzon e si prosegue fino a Soial su strada pulita (importante: è stato spostato il divieto di transito da Monzon a Soial, adesso tutti posso accedere con la macchina fino dove inizia la strada innevata) per poi proseguire a piedi su strada innevata e ben battuta oppure su sentiero nel bosco ideale per chi usa le ciaspole. Possibile ritorno in slittino, secondo le condizioni di innevamento.

Da Vigo di Fassa in funivia per proseguire poi, passando per Pian Pecei, verso il Gardeccia lungo il Sentiero delle Leggende.



Accessi estivi:

Da Pera di Fassa fino al rifugio con bus navetta. Ideale per chi ha fretta di portarsi in quota ed inoltrarsi nella Valle del Vajolet, nel Gruppo del Catinaccio o per chi deve portarsi bagagli per soggiornare nel rifugio.

Da Pera di Fassa in seggiovia ( tre tronchi) sino al Rifugio Campediè per poi proseguire a piedi per circa 45 minuti sul comodo sentiero N° 540. Ideale per chi non ha fretta e vuole godersi il panorama tranquillamente seduto in seggiovia..

Da Vigo di Fassa con funivia fino al Rifugio Ciampediè per poi proseguire a piedi (circa 45 minuti) sul sentiero N° 540.



Itinerari e sentieri nei pressi del Rifugio Gardeccia Hutte in Valle del Vajolet

Il giro dell’Antermoia
Lungo il sentiero N° 583 per il Passo delle Scalette (breve ferrata), mt. 2400, per proseguire verso il Passo di Lausa (m.2720) e il Rifugio Antermoia (m.2497) e poi tornare lungo il sentiero N° 584 per il Passo di Antermoia (m.2769) e scendere toccando il Passo Principe (m.2600) con il Rifugio Vajolet (m.2243) verso Gardeccia (m.1949). Tempo di percorrenza ore 7,15. Escursione impegnativa per la lunghezza e la presenza della piccola ferrata del Passo Scalette. Bellissima e suggestiva.

Il Giro delle Cigolade
Partendo da Gardeccia per il sentiero N° 540 si sfiorano i Rifugi Negritella e Ciampedie, si prosegue per l’alta via di Fassa N° 545 fino al rifugio Roda di Vaél e alla Baita Pederiva (m.2283), si imbocca il sentiero N° 541 per il Passo delle Cigolade (m.2561) e si scende per un tratto lungo lo stesso segnavia per poi abbandonarlo e seguire tracce di sentiero che portano direttamente a Gardeccia, oppure si prosegue per il 541 fino al crocevia con il sentiero per il Passo delle Coronelle, quindi si gira a destra per il N° 550 fino a Gardeccia. Tempo di percorrenza ore 5. Escursione bella e panoramica, non presenta particolari difficoltà. difficoltà.

Giro del Catinaccio
Percorso che fa tutto il giro intorno al Catinaccio centrale. Partenza da Gardeccia, per il sentiero N° 550 si attraversa il Passo delle Coronelle (m.2630) si scende verso il Rifugio A. Fronza alle Coronelle fino all’incrocio con il sentiero che porta verso il Passo Santner (segnavia S), si sale per la ferrata (nel tratto finale presenta un canalino che a inizio stagione potrebbe essere innevato) e si esce al Passo Santner dove si trova l’omonimo rifugio (m.2741). Punto panoramico. Si scende per il N° 542, dopo circa un quarto d’ora si passa sotto le mitiche Torri del Vajolet nei pressi del Rifugio Re Alberto (m.2621), si prosegue per il canale verso i rifugi Vajolet e Preuss ( a tratti facili roccette) e si ritorna a Gardeccia. Tempo di percorrenza 6-7 ore. Gita entusiasmante, portarsi l’attrezzatura necessaria per la ferrata. Panorama unico.

Sentiero attrezzato “Bepo de Medil” Per Pala de Mesdì
Sentiero bellissimo e panoramico, tracciato nel 1930 dalla guida alpina e gestore del Rifugio Gardeccia, Giuseppe Desilvestro, detto Bepo de Medil. Parte alle spalle del Rifugio Gardeccia e attraversando il Ruf de Soal, ci si inerpica tra i mughi per infilarsi in un canale molto accidentato, quindi gira a destra per un canalino stretto e selvaggio dove esiste un tratto attrezzato. Sbucati al sole si procede per roccette facili, che soltanto alla fine presenta due passaggini un po’ delicati; si risale per una cresta fino alla cima chiamata Pala de mesdì (m.2758), dove c’è una croce in legno benedetta da don Tita Soraruf in memoria dei Caduti di tutte le guerre. Discesa: si ritorna per la cresta finale e si gira a destra verso la valle del Larsec. Si prosegue per il passo della Scalette (attrezzato) N° 583 o per il passo delle Pope. Tempo di percorrenza ore 5,30.Consigli: non adatto a tutti, terreno selvaggio e poco frequentato. Da fare in salita e con tempo bello e stabile. Può presentare neve nel canalino ad inizio stagione. Chiedere informazioni sulle condizioni e sul tracciato prima di partire. Foto “Sentiero Gardeccia 1”.

Ferrate
nel circondario del rifugio ci sono diverse ferrate: i due versanti del Catinaccio D’Antermoia (m. 3004), la ferrata del Passo Santner, la Roda di Vaél e Masaré, il piccolo tratto del Passo Scalette, la Laurenzi.
Essendo l’argomento un po’ delicato, rimando la descrizione a qualche guida specialistica o all’informazione presso il gestore del rifugio più vicino o alle guide alpine.

Arrampicate
qui siamo in un settore molto tecnico, e non mi permetto di sostituirmi alle guide alpine o a persone che per la loro preparazione hanno le capacità di descrivere e valutare le varie vie di arrampicata. Vorrei solo ricordare che il Catinaccio e le Torri del Vajolet sono stati la culla dell’alpinismo Fassano. E’ qui che arrampicavano i vari alpinisti famosi di inizio secolo. Per citarne solo alcuni posso fari il nome di Tita Piaz, il famoso e leggendario “Diavolo delle Dolomiti”, Steger, Preuss, Winkler e non ultimo Re Alberto I del Belgio.



Servizi e prezzi del Rifugio Gardeccia Hutte in Valle del Vajolet


- Listino prezzi sul sito ufficiale: https://www.gardeccia.it