Non è un solamente un drappo. Non è per un semplice pezzo di stoffa che i quattro Quartieri del comune si sfidano in varie prove di abilità per le quali si preparano per un intero anno. Il Palio di Feltre, che dal lontano 1986 viene svolto da artisti di fama internazionale, è un simbolo colmo di significati, è un evento vissuto fortemente, che nasce dal contributo di decine e decine di volontari. Realizzato dai feltrini e radicato profondamente nel territorio e nella storia della città, il Palio è attualmente un evento di grande richiamo anche oltre i confini puramente locali.
Da trent’anni la città di Feltre rinnova gli antichi festeggiamenti e celebra la sua spontanea dedizione a Venezia del 1404 rievocando la cerimonia simbolica di consegna delle chiavi della città all’ambasciatore Bartolomeo Nani che sancì il legame della città a quelle della Serenissima. Proprio in questa occasione, per ricordare l'evento, si decise di mettere in palio tutti gli anni 15 ducati d’oro da assegnare al vincitore dei giochi.
Il Palio si trasforma quindi in un salto indietro nel tempo che, in un tessuto urbano immutato nei secoli, ricrea il clima quattrocentesco grazie ad una coreografia curata in ogni minimo dettaglio, frutto di un’attenta opera di ricostruzione filologica.
Sorprendente è lo sfarzo dei costumi del corteo di nobili e dame che, la mattina della domenica, dalla Porta Imperiale si porta lungo via Mezzaterra fino a Piazza Maggiore per partecipare alla Santa Messa, alle ultime gare e alla proclamazione del vincitore. La prima domenica del mese di agosto, infatti, le porte d’accesso alla cittadella si chiudono ed i QuartieriSanto Stefano, Port’Oria, Castello e Duomo si danno battaglia nella corsa di cavalli e nel tiro alla fune, guadagnando gli ultimi punti preziosi che, sommati a quelli conquistati nella staffetta e nel tiro con l’arco – che tradizionalmente si svolgono il sabato sera – decreteranno il nuovo detentore del drappo.
I festeggiamenti iniziano sin dal venerdì sera con le Cene dei Quartieri che riuniscono nelle vie e nelle piazze centinaia di commensali, giunti a sostenere la propria contrada.