La Sacra di San Michele in provincia di Torino è denominata anche abbazia
della Chiusa. In posizione
panoramica, in principio alla val di
Susa, nacque come abbazia
benedettina nel X secolo, e venne più
volte restaurata. È uno dei monumenti
più interessanti della regione.
All'interno della chiesa, gotico a
tre navate, è presente sull'altare maggiore
un trittico attribuito al Defendente Ferrari.
Dalla navata centrale si scende nella cripta,
formata da tre sacelli di epoche
anteriori al'anno 1000.
Gli ultimi cavalieri e guerrieri Leggenda narra che nel 1299 il conte
di Biandrate,
pretendesse lo jus primae noctis,
e cioè il diritto di trascorrere la
prima notte con ogni novella sposa. Ma una
bella mugnaia, di nome Violetta, vi si
oppose, aiutata da un misterioso
cavaliere anonimo, provocando
la rivolta del popolo contro il
signore.
nella rievocazione popolare, il cavaliere è raffigurato da un uomo
vestito di nero con cappuccio bianco, e
il signorotto da un bamboccio
legato a un albero e bruciato, mentre la
rivolta del popolo è rappresentata dal
lancio delle arance contro chiunque non
indossi un berretto rosso, simbolo
della libertà.
La medesima ribellione al sopruso dello jus
primae noctis è rappresentata nella Festa
degli spadonari, che ha luogo nel
giorno di San Giorgio nel comune di San Giorgio
di Susa. Dopo la funzione
religiosa con le reliquie del santo,
entrano in azione gli spadonari,
che rappresentano i soldati del signorotto e
aprono un corteo con nobili, popolani e
pastorelle. Gli spadonari indossano il
costume tradizionale.
Ancora più che
nelle altre regioni, la feste
di paese sono, in Piemonte, un' ottima
scusa per bere e per mangiare.
Scorre il vino a
fiumi, ottimo tra l'altro da queste parti. Ma
anche in queste feste i Piemontesi mantengono
sempre delle tracce di un nobile spirito
militaresco e bellicoso: Un esempio? Le
famose "battajuole"
fra i giovani dei quartieri torinesi che erano soliti prendersi a sassate, come
racconta Giuseppe Baretti, o la celeberrima Battaglia
delle arance, che si svolge ogni anno durante il Carnevale
di Ivrea, che ricorda un
particolare episodio.