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Gastronomia in Emilia Romagna


itinerari gastronomici emiliani

I sapori della cucina emiliano romagnola

Un viaggio che regala atmosfere suggestive e da gusto alle delizie locali. Salami, culatelli, anolini sono disponibili tutto l'anno.

Zibello, patria del culatello, uno dei salumi italiani più pregiati, ma anche di altre due specialità di carne suina, il fiocchetto e la mariola, cotechino di tradizionale contadino.

San Secondo Parmense, luogo di produzione della spalla cotta tradizionale, quella con l'osso e aggiunta di coppa. La sagra della "spallacotta" ha luogo alla fine di agosto.

Colorno: dove si può assaggiare il vescovo, un salume di gambetto di maiale disossato, riempito con l'impasto del cotechino e bollito. La zona è conosciuta anche per il tartufo bianco.

Langhirano, capoluogo dell'area tra i comuni di Felino, Tizzano Val Parma, Sala Baganza. È la patria del celebre prosciutto di Parma: in questa zona se ne produce più della metà del fabbisogno nazionale.

Cibi della tradizione ebraica
Le comunità israelitiche presenti a Reggio e a Ferrara in antichità hanno lasciato tracce nella gastronomia di queste due città.

Piatti di provenienza ebraica sono, il polpettone d'oca, simile a un salame, e il polpettone di tacchino, fatto con carne di petto avvolta nella pelle, che, bollito, va servito freddo. Queste sono specialità reggiane.

nel Ferrarese invece si può gustare il prosciutto d'oca, di carne stagionata all'aria. Altre specialità di origine israelitica sono il buricco, un tortello ripieno di carni di pollo e vitello, e le coppette del Purim, dolcetti di marzapane con pinoli al profumo di menta.

Risalendo l'Appennino
Itinerario gastronomico, che passa tra le località montane in cui si posso gustare salumi, formaggi e funghi porcini che in queste zone costituiscono la base dell'alimentazione quotidiana.

Agazzano, dove si può gustare tronchetto alpino, formaggio fresco a base di latte vaccino.

• A Piozzano invece si producono altri tipici formaggi: caprino e primo sale.

Pianello Val Tidone centro di produzione dei tre salumi Dop piacentini, coppa, pancetta e salame.

Ferriere dove ci si può coccolare con il cotechino di Ferriere (con carne e cotenne macinate, salate, conciate con spezie, e insaccate nel budello) e il salame dell'Alta Val Nure chiamato anche salame di Ferriere.

Borgo Val di Taro, dove sono presenti in quantità "industriali" i pregiati funghi porcini (Boletus), che possono essere acquistati freschi, secchi o sott'olio o essere gustati cucinati negli ottimi ristoranti locali. Il periodo più interessante per visitare questi luoghi è settembre, quando le specialità locali, sono esposte e degustabili nel Settembre Gastronomico.