Rifugio Emilio Questa


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Rifugio Emilio Questa a Valdieri




Rifugio Emilio Questa a Valdieri

Tutte le informazioni sul Rifugio Emilio Questa a Valdieri

Il rifugio Emilio Questa (2388 m) sorge su un dosso roccioso situato sulla sponda nord del Lago delle Portette, al centro di un'ampia conca circondata dalle cime delle Portette, del Claus e del Prefouns. E' situato nel territorio di Valdieri, in provincia di Cuneo. Da esso si domina il piano di Valasco, con al centro l'ex Casa di Caccia Reale, il monte Matto e la Cresta Savoia a occidente.

Situato nel Parco Naturale delle Alpi Marittime, è luogo ideale per gite naturalistiche, in cui si possono vedere camosci, stambecchi, marmotte e il raro gipeto. E' anche l'ideale per scalate di ogni livello e per le escursioni sulle cime circostanti. Ex casermetta militare in pietra, in uso al Club Alpino Italiano, sezione Ligure, dal 1925, è stato in parte ricostruito nel 1937, ampliato nel 1952 e nel 1986.



Si entra in una sala da pranzo arredata con mobili in legno in cui si possono gustare le specialità della cucina piemontese o semplicemente usufruire del bar e riposarsi. I posti letto sono situati in due camerette a sei posti e in due dormitori a 14 e 10 posti situati al primo piano.

Il rifugio è aperto continuativamente dal 15 giugno al 15 settembre, su prenotazione nei restanti periodi e week end.




Come arrivare al Rifugio Emilio Questa a Valdieri

In auto
-Per chi proviene dalla pianura padana seguire l’autostrada A6 Torino-Savona fino al casello di Fossano, di qui seguire la SS 231 fino a Cuneo e poi la SS 20 fino a Borgo S. Dalmazzo, poi seguire la valle Gesso fino a Valdieri e Terme di Valdieri dove si trovano i posteggi.

-Per chi proviene dalla riviera ligure seguire l’autostrada A6 fino a Mondovì e di qui raggiungere Borgo S. Dalmazzo.

-Per chi proviene da Nizza o Ventimiglia è preferibile la Valle Roia, il tunnel del colle di Tenda e la SS 20 fino a Borgo S. Dalmazzo.


Con mezzi pubblici
In ferrovia fino a Cuneo o Borgo S. Dalmazzo (orari: Trenitalia ), poi in bus fino a Terme di Valdieri (orari: Autolinee Nuova Benese, tel. +39 0171 692929).


In aereo
A 100 km si trova l’aeroporto internazionale di Torino, a 130 km l’aeroporto internazionale di Nizza (Francia), a 30 km l’aeroporto di Cuneo (tel. +39 0172 374374) che però offre un numero limitato di voli


Itinerario di accesso
Dal posteggio di Terme di Valdieri parte una strada carrozzabile chiusa al traffico che in un'ora circa conduce al Piano del Valasco, dove si trova l'ex palazzina reale dei Savoia.

Di qui continua diventando poi mulattiera fino a quota 2000 circa dove, presso un vecchio larice dalla punta mozzata, si diparte un sentiero che porta al rifugio (3 ore dal posteggio, segnavia bianchi e rossi).

Dal larice è possibile anche continuare sulla mulattiera e raggiungere il rifugio più dolcemente passando per il lago di Valscura (4 ore dal posteggio in questo caso).




Itinerari e sentieri nei pressi del Rifugio Emilio Questa a Valdieri

Traversate verso altri rifugi:

  • Al rifugio Livio Bianco (1910 m.) tel. 0171 97 328, attraverso il Colle Est della Paur (2890 m.), dislivello 700 m., difficoltà EE, ore 6.30 oppure per il Colle di Valmiana (2922 m.), dislivello 800 m., difficoltà E, ore 7.30.

  • Al rifugio Malinvern - Città di Ceva (1839 m.), tel.0171 95 96 05 per il Colletto di Valscura (2520 m.), dislivello 250 m., difficoltà E, ore 4.00

  • Al posto tappa di Boréon (1526 m.), tel. 0033 493 03 27 27 attraverso il passo di Préfouns (2620 m.) e il colle di Saléses, dislivello 400 m., difficoltà E, ore 4.30.

  • Al rifugio Remondino (2430 m.), tel. 0171 97 327, per il Colletto di Valasco (2429 m.) e il Pian della Casa ( 1743 m.) passando per il rifugio Regina Elena (1800 m.), tel. 0171 97 559, dislivello 850 m., difficoltà E, ore 5.30.

  • Al rifugio Bozano (2453 m.), tel. 0171 97 351, per il Colletto di Valasco (2429 m.) e il Gias delle Mosche (1591 m.), dislivello 1000 m., difficoltà E, ore 6.


Principali cime raggiungibili:

  • Testa sud di Bresses (2820 m.): per il passo di Prèfouns ore 3.00, poco più di una camminata, offre una splendida vista sul massiccio dell'Argentera.

  • Testa di Tablasses (2851 m.): per il passo di Prèfouns, ore 3.00, facile con ghiaione finale.

  • Testa Margiola (2831 m.): per il passo omonimo, ore 3.00, su pietraia e per facile cresta.

  • Testa delle Portette (2821 m.): per il passo delle Portette con possibilità di discesa dal passo Margiola, ore 2.30-3.00, per pietraie e cresta.

  • Testa del Claus (2889 m.): per la bassa della Lausa, ore 4.00, per un buon tratto su sentiero poi su sfasciumi da affrontare con prudenza.

  • Cima di Tavels (2804 m.): per la bassa della Lausa, ore 3.30, simpatica escursione che incontra le tracce di un vecchio sentiero militare.

  • Testa Malinvern (2939 m.): per la Bassa del Druos, ore 3.30, cima molto panoramica con vista su una grossa fetta delle Alpi e del Delfinato, si cammina per circa due e trenta ore sui bei sentieri tracciati dai militari durante la seconda guerra mondiale costeggiando i ruderi delle caserme e dei fortini, poi a quota 2600 circa si segue una traccia che porta a un facile canale erboso, superato il quale ci si trova sul terrazzo detritico che conduce in vetta.


Arrampicata su vie classiche:

  • Testa di Tablasses (2855 m.), via Calcagno Gogna, 500 m., TD: segue la cresta NW, a destra del canale che porta alla cima sud. Via molto bella, aperta nel 1965, sostenuta per le prime due torri, più discontinua nella parte alta. L'attacco si trova alla base dello sperone, a circa 40 minuti di cammino dal rifugio. La discesa si effettua facilmente sul versante sud per sfasciumi.

  • Aiguilles del lago Nègre, traversata est ovest, 400 m., D inf.: dal passo di Préfouns alla cima omonima, segue la serie delle torri e nella parte finale la cresta est di Préfouns. E' stata percorsa per la prima volta da Livio Bianco, Campia e Ellena nel 1948. Seguendo il filo di cresta si ottiene un percorso spettacolare e di soddisfazione in un ambiente particolarmente suggestivo e selvaggio. L'attacco si trova poco sopra il passo di Préfouns, a un'ora e venti dal rifugio. La discesa dalla cima si effettua dal versante nord nel vallone di Margiola, o portandosi al passo o su uno degli speroni che scendono dalla vetta. Può essere utile una corda doppia di una ventina di metri per scendere dalla vetta alla spalla sottostante.

  • Cresta Savoia, traversata nord sud, 250 m., AD: divertente traversata su roccia granitica, con la presenza di roccia non sempre sicura, soprattutto nei tratti facili. L'attacco è raggiungibile in circa mezz'ora dal rifugio. Si scende facilmente dall'ultimo intaglio per cengette oppure aiutandosi con una corda doppia. Tutti gli intagli fra le cime consentono facili scappatoie in caso di cattivo tempo.Percorsa per la prima volta pare da Frisoni e Zapparoli Manzoni nel 1924.

  • Cresta Savoia, punta Maria (2790 m.), via Guderzo Pettinati, 250 m., TD: via molto bella sulla parete est che segue una serie di fessure e diedri gialli. Salita nel 1954. L'attacco si raggiunge in un'ora e mezza dal rifugio. La discesa è sulla parete ovest, dall'intaglio per facili cenge.

  • Cayre di Préfouns (2835 m), via centrale, 250 m., TD: aperta da Cravoisier, Demenge e Dufranc nel 1958 sulla parete sud, è una splendida via su granito, continua nella parte centrale. Si può evitare la prima parte non molto difficile e attaccare direttamente dalla grande cengia che solca la parete nella parte bassa. Si raggiunge dal rifugio attraverso il passo Margiola in un'ora e mezzo. La discesa è sul versante nord (doppia di 20 metri o discesa per rocce abbastanza facili) raggiungendo il passo Margiola oppure seguendo direttamente uno sperone che conduce alla pietraia del vallone.

  • Cima Giegn (2888 m.), via del gran diedro, 300 m., D: sulla parete ovest, in un ambiente veramente selvaggio e poco frequentato, è una via di particolare bellezza per la qualità della roccia e la continuità, che ne fanno una delle vie più consigliabili. Unico neo è l'avvicinamento, che richiede due ore di cammino, per il passo Margiola e poi la brèche du Giegn. In compenso la discesa segue una serie di cenge situate a est poco sotto le cime che in poco tempo conducono alla brèche. E' stata aperta nel 1934 dai Vernet e da Charignon.

  • Testa delle Portette (2823 m.), traversata nord sud, 220 m., D-: per la bassa della Lausa, ore 4.00, per un buon tratto su sentiero poi su sfasciumi da affrontare con prudenza.

  • Testa del Claus (2889 m.), cresta est, 500 m., AD-: salita da Sabbadini e Stagno nel 1925. Si attacca direttamente dietro al rifugio dopo aver risalito brevemente la pietraia. Non molto difficile è remunerativa dal punto di vista panoramico e di ambiente. Qualche passaggio di terzo nella parte alta. Si scende dalla vetta in direzione nord verso la bassa della Lausa e poi per sentiero.


Traversata del Parco delle Alpi Marittime:

Circuito di 5 giorni che permette di vedere tutto il parco delle Alpi Marittime. Il rientro da Terme di Valdieri a Sant’ Anna è effettuabile con mezzi pubblici. E’ comunque possibile abbreviarlo o allungarlo a seconda del tempo a disposizione ed effettuarlo per chi proviene dalla Francia con partenza da Isola 2000 o Le Boréon comprendendo dei tratti nel parco francese del Mercantour, confinante. Le tappe percorrono soprattutto sentieri facili e ben segnalati. Alcuni tratti sono su pietraia ma sempre ben individuabili grazie a segnali in pietra e vernice. Se siete interessati a programmare un’escursione di più giorni nel parco non esitate a contattarci per avere un suggerimento sull’itinerario più adatto alle vostre necessità.

Percorso:

  • 1° giorno: Salita al rifugio Livio Bianco (1910 m.) da S. Anna di Valdieri (1000 m.), 3 ore.

  • 2° giorno: Traversata al rifugio Questa (2388 m.) per il Colle della Paur (2890 m.), 7-8 ore.

  • 3° giorno: Traversata al rifugio Remondino (2430 m.) per il Colletto di Valasco (2429 m.) e il Pian della Casa (1743 m.), 5-6 ore.

  • 4° giorno: Traversata al rifugio Genova (2015 m.) per il Passo Brocan (2892 m.) 3 ore o per il Passo dei Detriti e Cima Sud dell'Argentera (3297 m.) 6-8 ore.

  • 5° giorno: Rientro su Terme di Valdieri (1368 m.) per il Passo di Chiapous (2526 m.), 4-5 ore, discesa a S. Anna.


Traversata Rifugio Livio Bianco - Rifugio Questa:

Magnifico itinerario in quota che tocca ben 10 laghi alpini e permette di raggiungere in tre giorni Terme di Valdieri partendo da Sant'Anna.

Percorso:

  • 1° giorno: Da Sant'Anna di Valdieri (1000 m.) salita al rifugio Dante Livio-Bianco (1910 m.), 3 ore.

  • 2° giorno: Salita al colle est della Paur (2890 m.) costeggiando i laghi Sella, discesa in Valrossa (tratto di pietraia di circa mezz'ora), poi per i laghi di Valscura e Claus arrivo al Rifugio Emilio Questa (2388 m.), 7-8 ore.

  • 3° giorno: Al colletto Valasco (2429 m.) poi ai laghi di Fremamorta e discesa al Gias delle Mosche e Terme di Valdieri (1368 m.), 5-6 ore.


Anello dei laghi Négre e di Fremamorta:
Dislivello 900 m. circa, difficoltà E, ore 7.30.
Itinerario spettacolare, per il vallone e il passo di Préfouns (2620 m.) con discesa in Francia verso il lago Négre (2354 m.), risalita al colle di Fremamorta (2615 m.) costeggiando i laghi di Fremamorta francesi, poi discesa sui laghi di Fremamorta italiani e ritorno al rifugio per i colletto di Valasco (2429 m.)

Anello dei laghi Tavels e di Valscura:

Dislivello 600 m. circa, difficoltà EE, ore 5.
Sale al passo delle Portette (2557 m.) per un canalino di sfasciumi, scende su pietraia al Lago francese di Tavels (2235 m), risale al col Mercière (2342 m.) e poi alla bassa del Druos (2628 m.), scende nel vallone di Valscura costeggiandone gli splendidi laghi per chiudersi al rifugio.






Servizi e prezzi del Rifugio Emilio Questa a Valdieri


Listino prezzi sul sito Ufficiale: https://www.rifugioquesta.it