Palazzo Vecchio


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Il Palazzo Vecchio, a Firenze





La costruzione di Palazzo Vecchio venne commissionata ad Arnolfo di Cambio, nel 1299. L'edificio nacque per ospitare i Priori. Dal 1500 venne denominato anche Palazzo della Signoria.


Situato in Piazza della Signoria, i lavori vennero ultimati nel 1314. L'ampliamento avvenne nel 1343, per volere del Duca di Atene. Palazzo Vecchio è il più importante edificio civile della città.



Palazzo Vecchio     Palazzo Vecchio Firenze     Palazzo della Signoria





Gli interni sono stati modificati dal Vasari per volontà di Cosimo de'Medici che ivi si trasferì tra il 1540 ed il 1543. Proprio la presenza di Cosimo è celebrata in numerosi affreschi che ne celebrano la creazione del Granducato di Toscana.


Una delle attrattive principali da non perdere è quella del Salone dei Cinquecento, in cui spicca il gruppo marmoreo del Genio della Vittorio di Michelangelo.


Interessante risulta essere anche lo scalone realizzato dal Vasari e lo Studiolo di Francesco de' Medici, sempre dello stesso autore. All'interno, sono contenute opere di grande valore quali quelle dell'Ammannati e del Gianbologna.


Salendo al secondo piano, troviamo la Cappella della Signoria, ticca di affreschi ad opera del Ghirlandaio. Da visitare anche la Sala dei Giglio ed il quartiere degli Elementi.


Molto curato è anche il cortile, di origine trecentesca, con una fontana, realizzato da Michelozzo.


Il nome di Palazzo Vecchio nasce nel momento in cui la residenza medicei venne trasferita a Palazzo Pitti.


Durante il breve periodo, dal 1865 al 1871, in cui Firenze fu la capitale d'Italia, Palazzo Vecchio ospitò il Parlamento del Regno.


Attualmente il palazzo è la sede del Municipio del Comune di Firenze. Di fronte al Palazzo spiccano le statue del David di Michelangelo e del gruppo Giuditta e Oloferne di Donatello, Ercole e Caco del Bandinelli e la copia del Marzocco di Donatello, simbolo della Repubblica fiorentina.

Quelle esposte sono, come risaputo, soltanto delle copie, seppure di pregevole qualità e fedeltà alle originali.