Palazzo Reale


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Palazzo Reale a Milano


Palazzo Reale di Milano, un simbolo di continuità storica




L'interesse attuale del Palazzo Reale consiste soprattutto nella sua lunghissima e tormentata vicenda storica del secolo XI sulla sua area sorgeva una costruzione a pianta quadrilatera che ospitava il Broletto Vecchjo, prima sede del Comune.



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I Visconti, diventati Signori di Milano, ampliarono l'edificio arricchendo lo notevolmente fino a raggiungere il massimo dell' opulenza a metà del secolo XIV con Azzone Visconti.


in questo periodo, si procedette anche alla decorazione interna, alla quale parteciparono Giovanni di Balduccio e probabilmente Giotto. Con la costruzione del Castello (poi detto Sforzesco) l'originario palazzo ducale venne abbandonato. Con la dominazione spagnola subì molte ristrutturazioni e fu adattato a sede del governatore.


Il progetto settecentesco del Piermarini comportò la distruzione della facciata verso il Duomo e, conseguentemente, la trasformazione del cortile d'onore nell'attuale piazzetta. La facciata di fondo dell'ex cortile venne sostituita da quella attuale in stile neoclassico.


nel Teatro di Corte, successivamente distrutto da un incendio, Mozart conobbe i suoi prirlli successi. A fine Settecento divenne Palazzo Nazionale della Repubblica Cisalpina voluta dai Francesi e più tardi Regia Corte napoleonica.


Dal 1861 si chiama Palazzo Reale. Le bombe del 1943 distrussero in gran parte decorazioni e mobili dei vari saloni del palazzo.


Il più celebre di tutti, la Sala delle Cariatidi, è utilizzato, malgrado i vistosi segni delle distruzioni, come sede prestigiosa di mostre d'arte.


Dal cortile d'onore si passa all'atrio e da qui al monumentale scalone in granito rosato dal quale si accede alle sale interne, un tempo tutte splendidamente decorate.