Veneto


Veneto >>

Località da segnalare



Da visitare

Itinerari turistici in Veneto

Vittorio Veneto.
Nata nel 1866 dopo l'annessione del Veneto prende il nome dal re Vittorio Emanuele II., Il comune di Vittorio Veneto in provincia di Treviso è stato concepito dall'unione di due antichi borghi, Ceneda e Serravalle, uniti da un lungo viale alberato al cui centro è stata costruita la bellissima piazza del Municipio.

Centro di Serravalle la piazza Flaminio, con la pavimentazione in pietra d'Istria, circondata da alti palazzi cinquecenteschi, delimitata a nord dalla loggia di Serravalle, magnifico edificio del XV sec. oggi sede del Museo del Cenedese. Della vita artistica del 1300 in Serravalle restano la chiesa di San Giovanni Battista, la chiesa di S. Giustina con il favoloso Sepolcro di Rizzardo VI da Camino (XIV sec.), la pieve di S. Andrea con affreschi del XV e XVI secolo.

Ceneda, si sviluppò a sud verso la pianura grazie ad un'economia prevalentemente agricola. Retta dal Vescovo Conte fino al 1768, mostra i segni della sua indipendenza nel castello di San Martino, residenza dei Vescovi Conti, e nella piazza della cattedrale, con i simboli religiosi e civili del potere.

Conegliano
Situata ai piedi di un colle dominato dal castello, Coneglianoin provincia di Treviso nacque come fortezza delle Prealpi Venete. Comandata dai veneziani si arricchì grazie al suo sviluppo commerciale e artigianale. A testimonianza di questo benessere si posso scorgere numerosi edifici, palazzi porticati e affrescati che si sviluppano su di un raccordo con il piano odierno sulla strada, esempio tipico è presente nella via XX Settembre, l'antica Contrada Grande.

 

Sempre su via XX Settembre è presente la Sala delle Riunioni della Scuola dei Battuti, costruita su di un lungo porticato e dipinta esternamente con scene della bibbia da Pozzoserrato nel 1592. nella parte posteriore dell'edificio si sviluppa il duomo, con un bellissimo portico gotico e con campanile risalente al XV secolo. All'interno, un affresco dell'altar maggiore raffigura la "Madonna in Trono e i Santi", è opera di Cima da Conegliano.

Feltre
Nella val Belluna, la città di Feltre in provincia di Belluno venne ricostruita dai Veneziani dopo la completa distruzione nel 1510 causata dalle invasioni dell'esercito germanico durante la guerra della Lega di Cambrai. Ricostruite le mura, rifatte le strade, riedificati palazzi e monumenti, Feltre assunse quell'aspetto di rinascimentale eleganza veneta caratteristico ancor oggi. La via Mezzaterra è un agglomerato di palazzi con le facciate affrescate (palazzo Salce) intervallati finestre spesso con trifore sopra i portali e balconi decorativi.

Centro della città è piazza Maggiore pavimentata nel 1865 dall'architetto Segusini, che oltre alla colonna veneta fece costruire le statue di due illustri personaggi del comune: Vittorino da Feltre e Panfilo Castaldi. La piazza è adornata da una splendida fontana rinascimentale lombarda e delimitata dalla chiesa di San Rocco e il palazzo della Regione disegnato dal Palladio. All'esterno del Borgo venne costruita la chiesa di Ognissanti al cui interno è una pala del Tintoretto.

Uno sguardo dal ponte
In epoca longobarda venne costruito nel punto più elevato dell'altura rocciosa che domina Bassano del Grappa un fortilizio accanto al quale venne edificata successivamente la pieve di Santa Maria in Colle. Da questo nucleo si sviluppò la città medioevale verso il fiume Brenta, sul quale venne costruito un ponte nel '200.

L'odierno ponte venne costruito su progetto del palladio. Punto centrale della città, ha una struttura in legno, con l'ingresso costituito da una bella porta rinascimentale. La parte più antica di Bassano è costituita dal castello, che è sstato molto variato dalla sua originaria struttura. In quella zona sorgeva il duomo con all'interno dipinti del Bassano. Sottomessa ai veneziani nel 1404, la città acquistò un impronta tipicamente veneziana riscontrabile in edifici civili quali la loggia Comunale e il palazzo del Monte di Pietà in piazza Monte Vecchio.

Castelfranco Veneto
La città di Castelfranco Veneto in provincia di Treviso venne costruita da Treviso nel 1195 partendo da una piazzaforte, il castello, a scopi difensivi dei propri confini nella disfida con Vicenza e Padova. La città originaria venne abitata inizialmente dalle famiglie di contadini, attirate da sgravi fiscali (ecco da cosa deriva il nome di Castelfranco).

Il castello era composto da una cerchia muraria quadrata con otto torrioni: all'interno una struttura urbanistica essenziale. Dal 1339 sotto i veneziani, venne meno la funzione difensiva e Castelfranco fu dotata di opere pubbliche adatte alla sua nuova dimensione, il Paveion (1420), loggia per la conservazione del grano.

 

La torre della porta principale con il fregio del Leone di San Marco. La città venne popolata da artisti come Paolo Veronese, architetti come Sammichele e Scamozzi. Giorgione è il personaggio più illustre proveniente da Castelfranco Veneto. La città conserva ancor'oggi all'interno del duomo, nella cappella, la tela di Giorgione "Madonna in trono e i Santi"; mentre nella sacrestia affreschi di Paolo Veronese. Sulla facciata del vicino palazzetto, detto casa di Giorgione è presente un fregio affrescato dello stesso Giorgione.

Montagnana
Le mura
di Montagnana in provincia di Padova, ancora conservate in maniera eccezionale, sono tra le più famose d'Europa. Commissionate da Ubertino da Carrara, signore di Padova, con una lunghezza di circa due chilometri, sono intervallate da 24 torri poligonali, aperte da quattro porte. Da segnalare la porta Padova, la cui torre è parte integrante del castello di San Zeno, voluto da Ezzelino, e la porta Legnago, sormontata dalla Rocca degli Alberi.

Le mura di Montagnana sono un esempio di tecnica difensiva in quanto dalle 24 torri era possibile controllare tutta la zona circostante. Anche questo centro, una volta entrato sotto il dominio veneziano nel 1405, perse la sua funzione difensiva divenendo un centro commerciale per la produzione di canapa. L'arricchimento conseguente consentì l'abbellimento del comune con la costruzione di abitazioni ed edifici quali il palazzo del Municipio, chiede come il duomo, che ha all'interno sopra l'altare maggiore la "Trasfigurazione" di Paolo Veronese.

A casa di Giorgione
Nella casa in cui visse Zorzi da Castelfranco, (il Giorgione), è presente la riproduzione integrale, del "Fregio delle arti liberali e meccaniche" a lui attribuito. Sono in esposizione inoltre le fotografie di tutte le altre opere del pittore. La Casa di Giorgione, è situata in piazzetta S. Liberale, a Castelfranco Veneto (Treviso).