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I laghi del Piemonte


Laghi piemontesi

Il Piemonte: la patria dei laghi



Il territorio del parco, compreso tra le valli Gesso, Vermenagna e Stura, confina per 35 km con il parco nazionale francese del Mercantour, e si raggiunge comodamente da Cuneo. Questo parco in passato fu Riserva reale di caccia, del quale restano alcuni edifici tipici (di cui uno abitato dalla "Bela Rosìn", la popolana madre di due figli di Vittorio Emanuele II), conserva i ricordi delle vacanze della regina Elena, moglie di Vittorio Emanuele III.



Grazie a questo, l'area è coperta da una fitta rete di mulattiere e di sentieri, cresciuta ai tempi del secondo conflitto mondiale da molte strade militari, che in parte si sono sovrapposte agli itinerari medievali delle Strade del sale provenienti dal Nizzardo.



L'ambiente risulta essere aspro e dal fondovalle raggiunge le massime quote con i 3.297 metri della cima dell'Argentera, i 3.143 della cima del Gelàs e i 3.097 metri del monte Matto; in totale sono 14 le alture che superano i 3.000 metri. Il centro del parco è caratterizzato da rocce cristalline, circondate nelle vallate da una copertura di sedimenti più recente, composta da rocce arenarie e calcari dolomitici.


L'azione dei ghiacci ha lasciato evidenti segni, con rocce montonate, laghi e alcuni ghiacciai. Sono i più a sud dell'arco alpino: il mare della Liguria dista soltanto 40 chilometri in linea d'aria. I laghi sono una meravigliosa ricchezza del territorio e del paesaggio. Se ne contano una ottantina tra artificiali (bacini della Piastra e del Chiotas) e naturali, quasi tutti di origine glaciale, presenti fra le rocciose valli o circondati dai pascoli montani. La loro colorazione varia in base profondità e all'ambiente circostante che ne determina anche le forme e rappresentano una delle principali attrattive paesaggistiche del parco.



La ricchezza di bacini idrici si evidenzia anche con le sorgenti termali di Valdieri. Grandi faggeti rivestono i rilievi più bassi delle valli. Alle quote superiori compaiono boschi di conifere con lariceti e praterie. Ma la particolarità del territorio rusulta essere la presenza di migliaia di specie botaniche. Fra i fiori più preziosi dei terreni acidi vi sono la Saxifraga florulenta, che fiorisce una sola volta in 30 anni di vita e poi muore, e la Viola valderia; di quelli sedimentari la Silene campanula e la Primula allioni.



Il Giardino Alpino Valderia presente a Terme di Valdieri annovera le principali specie di flora del parco. La fauna comprende circa 5.000 camosci, 400 stambecchi, marmotte, cinghiali, caprioli, volpi, ermellino, faina, donnola; i mufloni provenienti dall'attiguo Parco del Mercantour. La presenza del lupo è stata salutata favorevolmente perché si tratta di un ritorno spontaneo, mentre il gipeto barbuto è stato reintrodotto. I rapaci del parco comprendono anche aquila reale, falco pellegrino, sparviero; tra gli uccelli il picchio nero, il gracchio corallino, il gallo forcella, la pernice bianca.



Lungo l'area del parco sono presenti circa 17 rifugi alpini, che accolgono ogni anno centinaia di visitatori.