Nel basso Polesine fra
i corsi dell' Adige e del Po in provincia di Rovigo,
dal 1997 è stato istituito il parco
del Delta del Po, che
con la collaborazione del parco
regionale dell'Emilia Romagna tutela
la più vasta zona paludosa d'Europa di 400 chilometri quadrati,
affascinante ed incontaminato ecosistema che conserva
una natura particolare, malgrado la presenza dell'uomo.
Questa parte del delta del Po, di 12.000 ettari, comprende
il letto principale del Po (Po
di Venezia e di Pila); il 50% delle
valli deltizie, da Ariano nel
Polesine alla foce, con le dune di San
Basilio e di Porto Viro;
l'area meridionale del Podi Pila (esclusa la laguna del Vasson);
l'oasi di Ca' Mello (Porto
Tolle) e le aree del Bacucco e
degli Scanni. E' considerato un ambiente
alluvionale,
costituito da lagune, stagni, isole e dune,
lingue sabbiose che separano le
valli, bracci d'acqua dolce o
salmastra e molti bacini da
pesca, il cui basso livello dell'acqua favorisce la
cattura e la riproduzione del pesce.
L'uomo ha costruito in queste zone i tipici casoni,
derivati da strutture in legno e canna
e la natura ha
ricoperto le terre emerse e le zone umide
con una rigogliosa vegetazione spontanea,
dove trovano abitazione numerosi
uccelli acquatici stanziali, migratori e
di passo.
La vegetazione cambia a
seconda delle zone e delle stagioni.
Sulle rive e ai margini delle valli sono presenti farnie, pioppi, pini
marittimi, carpini, tamerici; nelle aree centrali e più grandi salici, robinie,
olmi, rovi e biancospini, come a Porto
Levante. Sulle dune, s'incontrano
ginepro, fillirea, olivello spinoso,
lonicera, elicriso e, silene conica e asparago
pungente.
Negli laghetti e stagni vi sono
diversi tipi di canna di palude, la
spartina, l'artemisia marittima,
illimonio, le salicornie, la ninfea
bianca: in questo ambiente le specie
devono resistere alle alte concentrazioni
saline.
La fauna annovera
lepre, talpa, donnola, riccio, toporagno,
puzzola e lontra. Quasi tutte le specie di uccello sono presenti delta
del Po: aironi
rosso, bianco, cinerino, la garzetta, la
nitticora, il tarabuso. Vicino alla foce
si possono scorgere gabbiani reali e comuni, il
cormorano, lo svasso maggiore, il cavaliere d'Italia,
l'avocetta, il beccaccino, il fraticello,
il gruccione. Tantissime oche selvatiche
e il germano reale,
alzavola, moretta, marzaiola. I rapaci
annoverano il falco di palude e il
gheppio, più molti altri esemplari.
Questo paradiso per gli appassionati
di birdwatching può essere
ammirato a piedi, in bicicletta o a
cavallo, in barca o in canoa,
seguendo appositi itinerari guidati. Ma
le possibilità di svago del parco non sono finite
qui: molto interessanti sono i sistemi
di pesca praticati, con
catture di carpe, tinche, lucci, persici
e pesci gatto, ai cefali, orate, branzini e anguille di
ogni tipo.