Un viaggio nelle Langhe all'insegna del gusto: tra le pittoresche colline e la pasticceria di
nocciole e cioccolata, i sapori forti
e coinvolgenti dei salumi e di vini
pregiati.
Partiamo da Bra, conosciuta
per le chiese in stile barocco di Sant'Andrea
e Santa Chiara, ma soprattutto per il bra, un formaggio di vacca duro o tenero,
e per la salsiccia artigianale,
fatta di carne di vitello e pancetta e
insaporita con dolce spumante.
A pochi km, troviamo Cherasco che, oltre ad
essere famosa per le sue lumache e
per i baci di Cherasco (squisiti
dolcetti di cioccolato e nocciole),
comprende un patrimonio architettonico unico: castello visconteo del 1300, torre
del Comune del 1400 e bellissime
residenze private.
Ancora pochi km e si incontra La Morra,
territorio del pregiatissimo vino Barolo d'eccellenza, dalla cui torre del 1700 si
gode uno dei più bei panorami delle
Langhe. Nelle pasticcerie alla ricerca dei lamorresi
al Barolo (cioccolatini morbidi)
e per negozi della pregiata
farina di mais locale.
Altri pochi km ed ecco Barolo,
comune-simbolo del Barolo, il re dei vini:
visitare le sue celebri vigne e degustare
i crus più prestigiosi nell'enoteca
aperta nell'imponente e antichissimo castello
Falletti è a dir poco una tappa obbligata . Altre
specialità culinarie sono i cacciatorini al
Barolo e i grissini stirati a mano.
A 7 km, troviamo Monforte, altro
paese-simbolo del Barolo, con la
suggestiva piazza-auditorium, su cui si erge la torre
campanaria del '200. Le numerose aziende
vinicole sono sparse nel territorio,
in bellissime località. In paese, si
possono acquistare golosità locali, tra cui la torta di nocciole (fatta con le
nocciole locali).
A 12 km Serralunga d'Alba con
il suo imponente castello; anche qui trovate
ottimi negozi di specialità locali.
A 8 km Grinzane Cavour per
apprezzare il castello duecentesco,
che fu per vari anni residenza di Camillo Benso, dal quale il paese ha preso il
nome. Circondato da vigneti,
ospita nelle sue sale l'enoteca
regionale, un ristorante e un museo.
A Grinzane potrete assaggiare il delizioso
torrone: bianco, duro ma friabile,
fatto con le nocciole della
varietà "tonda gentile delle
Langhe".
Affogati nella duja Il Novarese e
il Vercellese sono le zone di produzione dei salamini
nella duja (speciali quelli
di Borgomanero). Sono salami
conservati nel grasso di maiale, una
tradizione sviluppatasi in una zona dove
l'eccessivo tasso di umidità rende difficile la
stagionatura all'aria.
La carne di
puro suino, tritata e mescolata a
lardo, spezie, aglio e vino rosso, viene di
solito condita dal Barbera locale. Dopo essere
rimasti a stagionare e ad asciugare per alcuni
giorni, i salamini vengono messi in un vaso di terracotta, la
duja, e ricoperti con grasso fuso di
maiale. Vi rimangono per un periodo che va
da alcune settimane a un anno; il sapore
diventa molto intenso, ma i salami restano
morbidi.
Sono un ingrediente fondamentale della paniscia,
il tipico risotto del novarese, la cui
ricetta prevede anche fagioli, cotenna di
maiale e vino.