Cittadina del Friuli in provincia di Udine con 1.609 abitanti, situata a 5
m di altezza, a poca distanza dalla laguna
di Grado e dal mare, ai quali è
collegata dal fiume Natissa. Nel
territorio, di 37,4 kmq con 3.331 abitanti
(3.041 nel 1991), si producono cereali,
frutta, gelsi e ortaggi.
Urbanistica e monumenti. La pianta è regolare e ha la forma di un
quadrato di C. 500 m di lato; la cinta
muraria che la racchiude fu ampliata
in epoca augustea. Aquileia fu
sede di numerose scuole di mosaicisti,
della cui produzione rimangono esempi di
notevole valore; gli scavi hanno portato
alla luce una serie di busti-ritratto
romani e una grande quantità di
oggetti di vetro, preziosamente colorati
e lavorati.
Del centro abitato rimangono un tempietto,
un teatro, un anfiteatro,
un arco, una palestra,
una parte della necropoli,
alcune abitazioni private,
tratti delle mura e della banchina lungo il canale della Natissa.
Tra i monumenti, il complesso
della basilica si formò
attraverso una successione di edifici che
vanno dal sec. IV al sec. XI. Un
primitivo oratorio venne eretto,
nella seconda metà del sec.III, dove
sorge l'attuale campanile del
sec. IX. Ne rimane lo splendido mosaico
frammentario, con simboli
cripto-cristiani, databile al 290 c.
(Bovini). Dopo l'editto di Costantino l' oratorio fu trasformato in chiesa dal
vescovo Teodoro, nel secondo decennio del
sec. IV. A essa appartiene il
pavimento, ancor oggi visibile nell'
attuale basilica, decorato da
splendidi mosaici policromi, eccezionale
anche per la sua estensione (c. 700 m).
In esso sono raffigurate storie di Giona,
animali, il Buon Pastore e varie
rappresentazioni simboliche. Distrutte in
seguito le due chiese paleocristiane,
fu edificata una grande basilica,
alla quale subentrò, dopo un incendio,
l'attuale, sorta tra il 1021 e il 1031
per volontà del patriarca Poppone. L'interno
è a tre navate, con transetto,
presbiterio e soffitto a carena di nave,
di età rinascimentale.
Una balaustra è composta con transenne
di stile carolingio dei secc.
IX-X. Eccezionale testimonianza della
liturgia pasquale benedettina è il Santo
Sepolcro (ora privo della cuspide).
nell'abside sono affreschi romanici del sec. XI e nella cripta altri dei secc.
XII-XIII, fra cui una magnifica
Deposizione. Una campagna di scavi ha
messo in luce i resti di quattro
oratori, di chiese databili ai secc.
IV-V, in parte ancora interrate, un
mirabile Lisistrato e frammenti di
mosaici con figure di animali ed elementi
decorativi, conservati nel museo
archeologico.
Aquileia è stata una delle più
fiorenti città romane, tra le
prime dell'Impero: conserva, dispersi su
un vasto territorio, scavi archeologici,
monumenti paleocristiani e medievali,
musei.
BASILICA. Vi predominano le forme
romaniche di quando fu sistemata dal
patriarca Poppone nell'XI e i modi gotici
del restauro, eseguito dopo il terremoto
del 1348. La facciata è preceduta da resti
di un portico del IX, composto in
parte con materiale romano. All'interno,
dopo la scoperta del pavimento a mosaico
del IV, diviso in scomparti da fasce di
foglie d'acanto, è stato necessario
fornire le colonne, impostate più in
alto, di basamenti a gradoni.
Si notino anche il fonte battesimale
di marmo del XVI; la Cappella di
S. Ambrogio con quattro
sarcofaghi gotici; la Cappella
di S. Pietro con plutei di arte
longobarda del IX; il presbiterio,
risistemato nel XV, con diverse opere
rinascimentali. Nell'abside,
affreschi protoromanici, dell'epoca di
Poppone, con influssi bizantini come le
teorie di figure e la mandorla con la
Madonna.
Anche la cripta ha importantissimi
affreschi del XII, bizantineggianti.
Annessi alla basilica, collegati
al portico, ci sono la Chiesa
dei Pagani del IX e il Battistero
ottagonale. Le due colonne isolate
sul fianco della basilica sono quanto
resta del Palazzo Patriarcale. Il
campanile, staccato, è dell'XI con
cuspide del XVI. Nella cripta degli
scavi, moderna, si trovano infine vari
reperti e, tra questi, i mosaici
pavimentali dell'oratorio preteodoriano
del III e quelli della basilica
teodoriana del IV.
MUSEO ARCHEOLOGICO. Raccoglie
materiale romano, una serie di ritratti
scultorei, stele funerarie, gioielli,
vetri importantissimi.
MUSEO PALEOCRISTIANO. Raccoglie
materiale del periodo, con serie di
epigrafi e mosaici pavimentali.
ROVINE. Sparse, come si è detto,
su una vasta zona, le piu significative
sono: un sepolcro di ignoto del
I, ricostruito di recente; il porto
fluviale, importantissimo ai tempi
dei Romani, di cui si vede il molo a
due livelli, per le alte e le basse
maree, con le pietre di attracco; il
foro, del II, di cui sono state
ripristinate alcune colonne; un sepolcreto
di famiglia, databile dal I al III,
con cinque tombe di famiglia.
Vi è poi tutta una serie di resti di
case, terme, edifici pubblici non tutti
bene individuabili al profano e non
del tutto scavati. Inoltre, tra i ruderi,
alcuni oratori paleocristiani con mosaico
pavimentale.
INFORMAZIONI UTILI:
STATO
:
Italia
REGIONE
:
Friuli
Venezia Giulia
ALTITUDINE
:
5 m
s.l.m.
SUPERFICIE
:
37,4 kmq
ABITANTI
:
3.331
FRAZIONI
:
Beligna,
Belvedere, Monastero, Viola
COMUNI
CONTIGUI:
Grado,
Villa Vicentina, Terzo
d'Aquileia, Fiumicello